Cosa dice la Circolare del 30 novembre 2020 del Ministero della Salute sulla “Gestione domiciliare dei pazienti con infezione da SARS-CoV-2”
La vitamina C e la vitamina D prevengono il contagio da Covid-19? Secondo il Ministero della Salute non esistono, al momento, evidenze scientifiche che la vitamina D giochi un ruolo nella protezione dall’infezione da nuovo coronavirus. La Circolare del 30 novembre 2020 del ministero della Salute “Gestione domiciliare dei pazienti con infezione da SARS-CoV-2” sottolinea infatti che «non esistono, ad oggi, evidenze solide e incontrovertibili (ovvero derivanti da studi clinici controllati) di efficacia di supplementi vitaminici e integratori alimentari (ad esempio vitamine, inclusa vitamina D, lattoferrina, quercitina), il cui utilizzo per questa indicazione non è, quindi, raccomandato».
Anche per la vitamina C dobbiamo rifarci alla già citata circolare quando parla della mancanza di evidenze sull’efficacia di «supplementi vitaminici e integratori alimentari». Il Ministero della Salute, nel suo portale in cui sfata le principali fake news sul tema, aggiunge inoltre che se «assumere il corretto quantitativo di vitamine attraverso una dieta corretta e bilanciata è importante per la salute», assumerne una quantità superiore al normale fabbisogno «può essere addirittura nocivo». Gli integratori alimentari, come evidenziato nel rapporto dell’Istituto Superiore di Sanità “Integratori alimentari o farmaci? Regolamentazione e raccomandazioni per un uso consapevole in tempo di Covid-19″, possono essere «utilizzati per migliorare lo stato di benessere dei soggetti sani. Il loro utilizzo a scopo terapeutico, però, è improprio e potenzialmente pericoloso per la salute».
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