Pandemie 20 Luglio 2021 16:05

Posso bere alcolici prima o dopo il vaccino anti-Covid?

Sbronzarsi nei giorni a cavallo della vaccinazione può compromettere la risposta immunitaria e, dunque, depotenziare gli effetti del vaccino?
Posso bere alcolici prima o dopo il vaccino anti-Covid?

Quanti di chi si è vaccinato contro il Covid-19 o si appresta a farlo avranno pensato: «Poi però si festeggia». Un atto semplice come quello di restare seduti per qualche secondo, giusto il tempo di ricevere una punturina (tutt’altro che dolorosa) sulla spalla è diventata, dopo un anno e mezzo di pandemia, un evento importante da celebrare, tanta è la stanchezza di continuare a vivere nella paura e nell’incertezza. Un evento importante, dunque, che può diventare una scusa per un cicchetto in compagnia. Ma siamo sicuri che dopo aver ricevuto una dose di vaccino ci si possa lasciar andare completamente all’alcol? Esiste qualche effetto indesiderato, qualche controindicazione nel “mischiare” vaccino e bevande alcoliche?

«Niente alcolici nelle due settimane precedenti e nei 42 giorni successivi»

Una delle prime “uscite” sul tema è stata quella di un funzionario sanitario russo che (secondo quanto riportato dall’Agenzia Ansa), lo scorso dicembre ha avvertito i futuri vaccinati della necessità di evitare alcolici nelle due settimane precedenti la vaccinazione e, successivamente, astenersi per altri 42 giorni. Una indicazione pesante, in particolare se pensiamo a quanto sia diffuso in Russia il consumo di alcol. A questa dichiarazione, però, non sono seguite prove scientifiche che la suffragassero.

L’alcol potrebbe compromettere la risposta immunitaria dell’organismo

Sebbene alcuni studi scientifici sostengano che l’assunzione di quantità di alcol molto ridotte o moderate potrebbe, a lungo termine, far bene al sistema immunitario, un consumo eccessivo di bevande alcoliche rischia di sopprimerlo e potenzialmente interferire con la risposta immunitaria data dai vaccini. Lo sostengono diversi studiosi attraverso le pagine del prestigioso New York Times. Secondo questi ciò accadrebbe perché gli anticorpi al SARS-CoV-2 non vengono prodotti dal nostro corpo a breve lasso di tempo dall’inoculazione. Come ben sappiamo, invece, occorrono diverse settimane affinché il vaccino faccia effetto.

E tutto ciò che, almeno in potenza, può interferire con la risposta immunitaria andrebbe evitato: «Se si è veramente bevitori moderati – ha spiegato Ilhem Messaoudi, direttrice del Center for Virus Research presso l’Università della California Irvine – allora non c’è un rischio particolare. Ma occorre essere molto consapevoli di cosa significhi veramente bere moderatamente. È pericoloso assumere grandi quantità di alcol perché gli effetti sui sistemi biologici, compreso quello immunitario, sono piuttosto gravi e si verificano abbastanza rapidamente dopo essere usciti dalla zona moderata».

Una sbornia post-vaccino potrebbe amplificare eventuali effetti collaterali

Opinione comune tra gli esperti è che prendersi una sbronza dopo aver effettuato la vaccinazione potrebbe compromettere il fisico. Certo, non c’è bisogno di una laurea in Medicina per intuire che forse è una tesi corretta. Ma un corpo già debilitato dai postumi dell’alcol potrebbe reagire male se dovessero insorgere eventuali effetti collaterali dovuti alla vaccinazione.

Insomma, un brindisi per festeggiare l’avvenuta vaccinazione ci può stare. L’importante, come sempre, è non esagerare.

Iscriviti alla Newsletter di Sanità Informazione per rimanere sempre aggiornato

Articoli correlati
Malattia pneumococcica invasiva negli adulti: CHMP dell’EMA raccomanda vaccino V116
Primo disco verde al vaccino V116 di MSD per l’impiego nella popolazione adulta per la prevenzione della malattia pneumococcica invasiva e della polmonite causata da Streptococcus pneumoniae. La parola ora passa alla Commissione Europea per l’autorizzazione definitiva e l’immissione in commercio del vaccino
Covid: 3 o più dosi di vaccino in gravidanza aumentano la protezione dei neonati
Le donne in gravidanza che ricevono tre o più dosi di vaccino anti-Covid durante la gestazione presentano un livello di anticorpi specifici contro l’infezione nel cordone ombelicale di circa dieci volte più alto rispetto a quanto riscontrato nelle madri che hanno effettuato meno richiami. E questo offre una maggiore protezione ai nascituri. A dimostrarlo è uno studio condotto dagli scienziati dell’Università di Washington a Seattle
Covid: spray nasale con anticorpi protegge da infezione. Gli scienziati: “Approccio utile contro nuove varianti e in futuro anche contro altri virus”
I ricercatori del Karolinska Institutet, in Svezia, hanno dimostrato che lo spray nasale anti-Covid sviluppato, a base di anticorpi IgA, può offrire protezione dall'infezione. O almeno così è stato nei topi su cui è stato testato, come riportato da uno studio pubblicato su PNAS. I risultati aprono la strada a una nuova strategia per proteggere le persone ad alto rischio a causa delle diverse varianti del virus Sars-CoV-2 e possibilmente anche da altre infezioni
Fiaso: Covid ancora in calo, ma preoccupa l’influenza
Si conferma in calo l’indice dei ricoveri Covid. La rilevazione degli ospedali sentinella aderenti a Fiaso fa registrare un complessivo -16% nell’ultima settimana del 2023. Secondo l'ultima rilevazione Fiaso i virus influenzali stanno avendo un impatto in termini assoluti maggiore sugli ospedali
di V.A.
Morbillo: mappato il percorso del virus nel cervello
Per la prima volta è stata realizzata una sorta di mappa della diffusione del virus del morbillo nel cervello sulla base dei dati di un paziente colpito da una rara e letale malattia cerebrale, chiaara panencefalite sclerosante subacuta (SSPE). A realizzare l'impresa sono stati i ricercatori della Mayo Clinic in uno studio pubblicato su PLOS Pathogens
GLI ARTICOLI PIU’ LETTI
Advocacy e Associazioni

Disabilità, Legge 62: “Da settembre 2025 sperimentazione estesa ad altre 10 province”

Il Ministro per le Disabilità Alessandra Locatelli: “Il cambiamento è iniziato e indietro non si torna”
Advocacy e Associazioni

Obesità: “Misura il girovita e scopri il tuo rischio cardiometabolico”

Al via la campagna nazionale “Per un cuore sano, conta ogni centimetro”, promossa dalla Fondazione Italiana per il Cuore, con il  patrocinio del Ministero della Salute e il sost...
Sanità

Farmacia dei servizi. Cossolo (Federfarma): “In due anni, con nuova convenzione, sarà realtà in ogni parte d’Italia”

All’evento “We Health”, promosso da Homnya in collaborazione con Federfarma, il bilancio degli anni di sperimentazione dei nuovi servizi
Nutri e Previeni

Giornata dei legumi, Iss: “Meno della metà degli italiani ne mangia a sufficienza”

Lo dimostra il progetto dell’Istituto Superiore di Sanità (Iss) 'ARIANNA-Aderenza alla Dieta Mediterranea in Italia', condotto su un campione totale di 3.732 persone