La variante BF.7 risulta essere il principale ceppo di Omicron rilevato in Cina. I sintomi causati da BF.7 sono simili a quelli di altre sottovarianti di Omicron, cioè manifestazioni che riguardano principalmente il tratto respiratorio superiore
Con la recente revoca delle misure «zero Covid», il virus Sars-CoV-2 ha iniziato a circolare diffusamente in Cina. In molti temono che il paese asiatico, che riunisce quasi un quinto della popolazione mondiale, diventi così terreno fertile per l’emergere di nuove varianti. La variante BF.7 è una di quelle individuate e, dai primi rilievi, risulta essere il principale ceppo di Omicron rilevato in Cina. BF.7 (nome completo BA.5.2.1.7) è una sottolineaggio di Omicron BA.5. Non è appena apparso in Cina è subito stato avvistato nel resto del mondo. I sintomi causati da BF.7 sono simili a quelli di altre sottovarianti di Omicron, cioè manifestazioni che riguardano principalmente il tratto respiratorio superiore. I pazienti possono avere febbre, tosse, mal di gola, naso che cola e/o affaticamento, con una minoranza di casi che mostra vomito e diarrea.
Una serie di report cinesi indicano che BF.7 si trasmetta più facilmente di altre varianti a causa del fatto che il periodo di incubazione è più breve e per via di una velocità di trasmissione più rapida. Secondo i dati disponibili, il suo R0 sarebbe compreso tra 10 e 18,6 (una persona infetta trasmetterebbe il virus in media da 10 a 18,6 altre persone). Un dato molto alto, se lo confrontiamo con l’R0 del ceppo iniziale di Sars-CoV-2, stimato in 3 (secondo l’Institut Pasteur), o con quello della variante Delta, stimato in 6 o 7. La sua caratteristica è quella di essere portatrice di una mutazione, R346T, nel gene che codifica per la proteina Spike (una proteina presente sulla superficie del virus che gli permette di attaccarsi e infettare le nostre cellule). Questa mutazione gli darebbe una maggiore resistenza all’azione degli anticorpi neutralizzanti generati dai vaccini.
L’ultimo rapporto della Public Health France, datato il 14 dicembre, tuttavia, non ritiene la variante BF.7 più pericolosa delle altre. Sebbene sia stata avvistata da diversi mesi e si sia diffusa in tutto il mondo, non ha preso il sopravvento sulle altre. Al contrario, la sua rilevazione starebbe «diminuendo a livello globale», a favore di altri sottotipi di Omicron in Europa. Perché BF.7 è ben lungi dall’essere l’unica sottovariante di Omicron BA.5. Quest’ultima, rilevato a dicembre 2021, ha «più di cento sottolinee», ricorda Public Health France. In sintesi, l’ epidemia in Cina è causata da ceppi del virus che hanno già fatto il giro del mondo. Le autorità cinesi hanno anche inviato 25 nuovi campioni genetici a Gisaid, un database in cui scienziati di tutto il mondo condividono le sequenze di coronavirus per monitorarne le mutazioni. «Non ci sono prove in questa fase che suggeriscano che ci sia una nuova variante significativa» in Cina, ha confermato a Bloomberg Peter Bogner, CEO di Gisaid.
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