La raccomandazione è quella di aspettare 7 giorni, quando il test può essere fatto gratuitamente. «Privatamente» nessuna regola, ma buon senso
Molto spesso accade che una persona positiva non si negativizzi nei tempi sperati. Del resto con Omicron, così come con molte altre varianti del virus Sars-CoV-2, non c’è un decorso uguale per tutti. C’è chi risulta positivo al test solo per pochissimi giorni e chi per un mese. Di certo, ci sono dei fattori che influiscono. La durata della positività è di solito proporzionale alla gravità della malattia, mentre persone asintomatiche o con pochi sintomi tendono a negativizzarsi prima. Inoltre, i vaccinati tendono a rimanere positivi per meno tempo rispetto ai non vaccinati.
Per cui le regole, anzi le raccomandazioni, sulle tempistiche per l’esecuzione dei test rimangono invariate a quelle previste quando erano dominanti altre varianti prima di Omicron. «Nel caso in cui si risulti ancora positivi dopo 7 giorni dal primo test si consiglia di ripeterlo dopo altri 7 giorni», spiega a Sanità Informazione il virologo Fabrizio Pregliasco, docente all’Università Statale di Milano. Tuttavia, la «regola dei 7 giorni» è stata prevista al fine di evitare un sovraccarico delle strutture della sanità pubblica, che garantiscono l’accesso ad un tampone gratuito quando prescritto dal medico di famiglia.
Ma se un privato cittadino vuole accedere a pagamento alla rete delle farmacie che eseguono i tamponi validi per la certificazione dell’avvenuto superamento della malattia, nulla vieta al diretto interessato di sottoporsi a nuovo test anche dal giorno seguente all’inattesa conferma di positività. E lo può ripetere tutte le volte che lo ritiene. E in caso di negatività, l’esito ha pienamente effetto su Green Pass, conclusione dell’isolamento, ecc. Tuttavia, si raccomanda di aspettare almeno un paio di giorni per evitare test inutili. Rimane invece immutato il dettato ministeriale secondo cui a 21 giorni dall’acclarata positività, in assenza di sintomi, l’isolamento si ritiene comunque concluso.
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