In base alla durata dell’immunità da infezione precedente o da vaccino si può ipotizzare che una persona possa reinfettarsi anche 4 volte in un solo anno
Da quando la variante Omicron è diventata dominante le reinfezioni si stanno verificando molto più frequente. Succede infatti sempre più spesso che una persona, anche se vaccinata, possa reinfettarsi con il virus Sars-CoV-2 più di una volta. Alcuni studi indicano che l’intervallo tra le reinfezioni può variare da 90 a 650 giorni. Altri studi indicano invece un intervallo ancora più breve, dai 20 ai 60 giorni. Sembrerebbe dunque possibile infettarsi più volte in un solo anno.
Gli esperti ritengono che, se l’immunità da precedente infezione dura 3-4 mesi, è possibile risultare positivi al virus Sars-CoV-2 anche 4 volte l’anno. Con eccezioni sia in positivo che in negativo. Basta pensare al caso riportato dall’Institut Català de Salut di Tarragona dell’operatrice sanitaria contagiata due volte in un mese. «Dal caso emerge – spiega Gemma Recio, tra gli autori dello studio – la potenzialità della variante Omicron di eludere le precedenti difese immunitarie acquisite in seguito a un’infezione naturale per altre varianti o grazie ai vaccini». Spiega Fabrizio Pregliasco, ricercatore di Virologia dell’Università Statale e direttore sanitario dell’Ospedale Galeazzi di Milano Pregliasco: «L’insorgenza delle varianti – spiega – ha dimostrato che la protezione da vaccino ha una durata di 4-6 mesi, che è la stessa anche in caso di guarigione dopo la malattia».
Secondo quanto emerge dall’ultimo report esteso dell’Istituto superiore di sanità (Iss), continua a salire il tasso di reinfezioni Covid in Italia. La scorsa settimana si è registrato un leggero aumento rispetto ai 7 giorni precedenti: si è saliti a una quota pari al 6,5%, laddove la settimana prima la percentuale era del 6%. E’ il trend, spinto da Omicron e dalle sue sottovarianti, che viene fotografato dall’Iss nel report settimanale sulla sorveglianza epidemiologica di Covid-19 e l’efficacia vaccinale.
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