Il ministero della Salute, in collaborazione con l’Istituto superiore di sanità, ha predisposto a partire dall’anno 2016 il Piano nazionale di controllo ufficiale delle micotossine 2016-2018, per armonizzare a livello territoriale, i controlli ufficiali relativi al contaminante “micotossine” nei prodotti alimentari. Il Piano nazionale prevede 200 campioni di alimenti per il programma di monitoraggio e […]
Il ministero della Salute, in collaborazione con l’Istituto superiore di sanità, ha predisposto a partire dall’anno 2016 il Piano nazionale di controllo ufficiale delle micotossine 2016-2018, per armonizzare a livello territoriale, i controlli ufficiali relativi al contaminante “micotossine” nei prodotti alimentari.
Il Piano nazionale prevede 200 campioni di alimenti per il programma di monitoraggio e 964 campioni per quello di sorveglianza. Il programma di monitoraggio si prefigge l’obiettivo di far emergere situazioni di rischio, mentre quello di sorveglianza di controllare situazioni a rischio, tramite campionamenti mirati.
La Relazione sul controllo delle micotossine negli alimenti fornisce un quadro d’insieme sulle attività effettuate, sui risultati ottenuti, sulle criticità riscontrate e sulle modalità di superamento delle stesse. Il 2018 è il terzo anno di programmazione del Piano nazionale.
Nel 2018:
Dati triennio 2016-2018
I dati raccolti nel corso del triennio, a livello territoriale, hanno confermato le micotossine (aflatossine, aflatossina M1, fumonisine) e gli alimenti più critici (rispettivamente, frutta a guscio, latte e formaggi, farina di mais) e, contestualmente, il numero ridotto e decrescente di non conformità al Regolamento CE 1881/2006 in modo coerente con la riduzione del numero totale di campioni.