Il Ministero della Salute, d’accordo con il Ministero della Istruzione, ha provveduto ad aggiornare al principio di massima precauzione la circolare del 01/02/2020 che conteneva “Indicazioni per la gestione degli studenti e dei docenti di ritorno o in partenza verso aree affette della Cina”. Sull’argomento, è intervenuto Luciano Cifaldi, Segretario generale Cisl Medici Lazio: «Interessanti […]
Il Ministero della Salute, d’accordo con il Ministero della Istruzione, ha provveduto ad aggiornare al principio di massima precauzione la circolare del 01/02/2020 che conteneva “Indicazioni per la gestione degli studenti e dei docenti di ritorno o in partenza verso aree affette della Cina”.
Sull’argomento, è intervenuto Luciano Cifaldi, Segretario generale Cisl Medici Lazio: «Interessanti momenti di conforto si ricavano dalla lettura di alcuni stralci dell’intervista rilasciata dal Ministro dell’Istruzione al più importante quotidiano torinese – commenta il Segretario del sindacato – . “Se gli studenti rientrati dalla Cina devono restare a casa o meno, lo decidono i medici”. “Solo gli studenti che non presentano sintomi possono scegliere se andare a scuola o rimanere a casa”. “Ci sarà un monitoraggio quotidiano degli studenti di ritorno dalla Cina. Non da parte delle scuole, ma delle Asl di riferimento. La questione è medica, non scolastica”. “Si devono fidare tutti delle autorità sanitarie. Hanno già dimostrato quanta bravura ci sia tra i nostri medici”. Amen, verrebbe da dire».
«Poi – prosegue Cifaldi – la mente ritorna al periodo caotico dei vaccini quando la confusione regnava sovrana tra annunci di obbligatorietà e successivo rinvio della stessa con possibilità di autocertificazione. Autocertificazione. Era il marzo 2019 quando un emendamento mirante di fatto a cancellare la legge Lorenzin affermava come non fosse necessario alcun certificato per frequentare l’asilo e in pratica sanciva come la presentazione della documentazione comprovante l’effettuazione delle vaccinazioni non avrebbe più costituito il requisito di accesso alla scuola né motivo di impedimento per l’iscrizione».
«E chi c’era in testa ai firmatari dell’emendamento? La stessa esponente politica, allora non ministro nel governo giallo-verde, che oggi afferma che la decisione sul rientro o meno a scuola degli studenti di ritorno dalla Cina è questione di pertinenza dei medici che sono bravi e lo hanno pure dimostrato. Grazie Ministro. Ora siamo più sereni – ammette – e lo saremmo ancor più se venissimo ascoltati senza pregiudizi su argomenti scientifici sui quali non è razionale dividersi in guelfi e ghibellini».
«E saremmo ancor più sereni se venissimo ascoltati dalla politica quando ci lamentiamo delle aggressioni che i medici, e gli altri operatori sanitari, subiscono quotidianamente. Quando l’emergenza del coronavirus verrà meno non vorremmo assistere all’ulteriore diffondersi in maniera pandemica del virus dell’indifferenza. E se iniziassimo una campagna vaccinale nelle scuole con dosi massicce di educazione civica come investimento in prevenzione per le generazioni future di pazienti e medici? Ministro ci faccia un pensierino o un emendamento» conclude.
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