Al via la prima gara Consip per l’aggiudicazione dell’Accordo quadro per la fornitura di 45mila pacemaker e relativi elettrocateteri per una durata contrattuale di 24 mesi. L’importo complessivo a base d’asta della procedura è di 106.636.000 euro. L’appalto è suddiviso in cinque lotti merceologici individuati in base ai dispositivi maggiormente utilizzati all’interno delle strutture sanitarie. […]
Al via la prima gara Consip per l’aggiudicazione dell’Accordo quadro per la fornitura di 45mila pacemaker e relativi elettrocateteri per una durata contrattuale di 24 mesi. L’importo complessivo a base d’asta della procedura è di 106.636.000 euro. L’appalto è suddiviso in cinque lotti merceologici individuati in base ai dispositivi maggiormente utilizzati all’interno delle strutture sanitarie. L’Accordo quadro comprende anche una serie di servizi connessi tra cui la consegna della fornitura, la formazione del personale e il customer care dedicato.
Per la prima edizione dell’Accordo quadro, Consip informa di essersi avvalsa «del prezioso contributo dell’Associazione Italiana di Aritmologia e Cardiostimolazione (AIAC), che è stata di fondamentale importanza nella definizione delle caratteristiche tecniche dei dispositivi oggetto dell’iniziativa, al fine di garantire la definizione di standard di elevata qualità tecnologica e l’aderenza ai percorsi clinici nonché alle esigenze terapeutiche dei pazienti». «La collaborazione con l’AIAC – prosegue la Consip – si inserisce in un percorso da tempo avviato da Consip, volto alla definizione delle migliori strategie d’acquisto di beni e servizi in ambito sanitario. È proprio grazie al coinvolgimento delle Società scientifiche che è possibile garantire innovazione, qualità e sicurezza, dando risposte adeguate ai bisogni dei pazienti e quindi delle amministrazioni acquirenti». «La scelta dello strumento dell’Accordo Quadro – specifica Consip – a condizioni tutte fissate con più aggiudicatari, ha l’obiettivo di garantire un’offerta ampia e flessibile per coprire la maggior parte delle esigenze cliniche dei pazienti. Le amministrazioni del Sistema sanitario avranno infatti la possibilità di acquistare i dispositivi medici più adatti alla propria popolazione di pazienti, sulla base delle indicazioni fornite dai cardiologi».