«Nella regione sessanta aggressioni denunciate dall’inizio dell’anno ai danni del personale medico e infermieristico», sottolinea la vicepresidente della Commissione Affari sociali della Camera
Continuano le aggressioni a medici e personale sanitario nella penisola e in particolar modo in Campania, con l’ultimo episodio in ordine temporale che ha visto aggrediti un medico di turno e una guardia giurata nel Pronto soccorso dell’ospedale di Castellammare. E allora l’onorevole Michela Rostan (Liberi e Uguali), vicepresidente della Commissione Affari sociali della Camera, ha chiesto un incontro al Ministro dell’Interno Matteo Salvini «affinché disponga l’integrazione del personale delle forze dell’ordine per presidiare i nosocomi campani» dopo l’ultimo episodio che «testimonia l’estrema violenza e la condizione ormai insostenibile nella quale medici e infermieri sono costretti a lavorare».
L’onorevole Rostan è anche la prima firmataria di una proposta di legge che sancisce la parificazione tra camici bianchi e pubblico ufficiale in modo da far scattare la denuncia d’ufficio.
«Oltre sessanta aggressioni denunciate dall’inizio dell’anno ai danni del personale medico e infermieristico nelle strutture ospedaliere e nel corso degli interventi del 118 – continua Rostan – Un numero inaccettabile al quale si devono sommare i numerosi episodi, altrettanto gravi, di intimidazioni che non sono stati denunciati. Contro questo fenomeno occorre una risposta ferma dello Stato che consenta di prevenire le aggressioni e di assicurare alla giustizia chi le compie. La presenza di drappelli fissi nelle strutture sanitarie, specie in periodi di grande afflusso dell’utenza, consentirebbe di gestire al meglio l’ordine pubblico. Chiederò inoltre che venga accelerato l’iter della proposta di legge che ho presentato per il riconoscimento dello status giuridico di pubblico ufficiale al personale medico che opera nelle strutture di emergenza. Questa norma consentirebbe di tutelare maggiormente gli operatori a partire dalla attivazione automatica delle procedure d’ufficio in caso di aggressione o di intimidazione».