di Stefania Tempesta, psicologa Odp Lazio
L’estate è la stagione che alimenta il desiderio di vivere gli spazi aperti; al mare, in collina o in montagna il sole accompagna le nostre giornate, lunghe e godibili grazie alle tante ore di luce. La nostra pelle sarà maggiormente esposta, quindi, ai raggi solari, che molti temono possano costituire una minaccia per la salute. Scottature, eritemi e tumori della pelle sono i reali rischi che inducono molte persone a tutelarsi restando in casa, rinunciando però agli effetti positivi dell’esposizione alla luce.
Un’alimentazione adeguata e un approccio consapevole al sole ed ai vantaggi che esso apporta al nostro organismo costituiscono la base di uno stile di vita che fonda sulla prevenzione e sul benessere. Cibo e abbronzatura, infatti, sono concetti strettamente legati; quando si parla di abbronzatura si pensa solitamente a come ottenerla proteggendo la pelle con specifici cosmetici, senza tener conto di quanto l’alimentazione svolga un ruolo fondamentale. Scegliere cibi adeguati consente di rendere migliore il nostro adattamento alla luce solare, che ci dona raggi ultravioletti di tipo A e B (uno spettro di radiazioni di cui è dotata solo la luce naturale e non quella artificiale), molto importante per il funzionamento del nostro metabolismo. I raggi uvA e uvB contribuiscono infatti alla sintesi della vitamina D, provvedono a regolarizzare la produzione di melatonina e serotonina ed agiscono sull’ipotalamo migliorando il metabolismo aerobico, consentendoci di bruciare i grassi.
La primavera e l’estate rappresentano un ottimo momento per dare inizio ad uno stile di vita corretto, riconoscendo anche la luce naturale come nutriente, come insegna l’elioterapia, un approccio terapeutico naturale e preventivo che si basa sull’esposizione ai raggi solari per la cura di disturbi di varia natura. Sappiamo però che occorre cautela nell’esporci al sole, poiché la radiazione ultravioletta invisibile è responsabile degli effetti indesiderati: queste lunghezze d’onda della luce possono provocare scottature o perfino ustioni, invecchiamento e tumori della pelle.
È raccomandabile, quindi, passeggiare all’aria aperta per almeno aventi minuti ogni giorno sfruttando la luce delle prime ore del mattino, quando è più ricca di uvA e uvB, esponendo quanta più superficie corporea possibile ed evitando di indossare occhiali.
L’individuazione di alimenti che svolgano la funzione di proteggere il nostro organismo dalla luce in eccesso introduce il concetto di fotoprotezione, che individua nei vegetali come i carotenoidi ( pigmenti vegetali di colore rosso, arancione e giallo, dal colorito vivo, con natura lipidica) e nei flavonoidi (sostanze naturali che si trovano nella frutta, nelle verdure, nel tè, nel caffè, nel vino, con proprietà antiossidanti e di riparazione dei danni cellulari) un elemento di prevenzione dei danni causati dai raggi UV. Come micronutrienti essi vengono ingeriti e distribuiti nei tessuti esposti alla luce, come la pelle o gli occhi, fornendo una fotoprotezione sistemica. Il beta-carotene (un carotenoide, cioè uno dei pigmenti vegetali di colore rosso, giallo e arancione sensibile alla luce e al calore, precursore della vitamina A) e il licopene (un carotenoide responsabile del colore rosso di molta frutta e verdura con potente azione antiossidante) prevengono la formazione di eritema indotto dai raggi UV e i flavanoli alimentari (potenti antiossidanti che si trovano nella frutta, nel thè e nel cacao) mostrano possedere la capacità di fotoprotezione.
Quali sono i cibi che possiamo introdurre nella nostra dieta a base di sole e luce naturale?
La frutta dal colore acceso è non solo piacevole alla vista, ma anche un alimento necessario per garantirci una buona protezione dai raggi: l’anguria è un frutto succoso che contiene ampie quantità di licopene e vitamina C; le ciliegie contengono vitamine A e B e sostanze antiossidanti; il melograno è una ricca fonte di antiossidanti antinfiammatori che sono efficaci nel ridurre l’effetto dannoso dei danni alla pelle causati dai raggi UVB; l’avocado è un frutto esotico, ormai entrato a far parte della nostra dieta, ricco di vitamina E, essenziale per prevenire il fotodanneggiamento e per mantenere la pelle idratata; le fragole possiedono un’elevata capacità antiossidante, nonché un importante contenuto di vitamine, che si traduce in un effetto protettivo sulle cellule della pelle.
Per quel che riguarda l’idratazione, un consumo adeguato di acqua può proteggerci dai calcoli renali, dalla stitichezza e dalle infezioni del tratto urinario, nonché dai raggi UV. Alcuni tipi di thè possono costituire una buona alternativa per soddisfare il gusto e garantirci una pelle adeguatamente idratata. Il thè in foglie di ortica è ricco di vitamine A, B, C, D e K e contiene calcio e magnesio; il thè verde costituisce un’ottima protezione dagli ossidanti e dai radicali liberi e contro le scottature solari; il thè nero contiene un gruppo di polifenoli che hanno proprietà antiossidanti.
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