Secondo Regimenti «Gli Stati dell’Ue, tra cui l’Italia, sono stati condizionati dalle scelte della Commissione europea, che ha puntato tutto sulla vaccinazione, non tenendo in considerazione che il Coronavirus è una malattia e può essere trattata con profilassi domiciliari e cure specifiche»
«Il via libera dell’AIFA, l’Agenzia Italiana del Farmaco, all’utilizzo degli anticorpi monoclonali prodotti dalle case farmaceutiche Regeneron ed Eli Lilly è una buona notizia, perché si tratta di farmaci in grado non solo di ridurre il rischio di contrarre l’infezione da Covid-19 ma anche quello di ospedalizzazione. Possono prevenire, inoltre, circa l’80 per cento dei casi Covid-19 tra i residenti e il personale delle case di cura». Così l’europarlamentare della Lega Luisa Regimenti, medico legale e responsabile Sanità per il partito nel Lazio, che aggiunge: «Resta però il grave e colpevole ritardo con il quale questa cura arriva nel nostro Paese. Il premier uscente Giuseppe Conte e il ministro della Salute Roberto Speranza non hanno ascoltato scienziati e medici che da mesi chiedevano il riconoscimento ufficiale della terapia, quando altrove, come in Germania, già da tempo è disponibile negli ospedali. Un ritardo che riguarda anche l’EMA, l’Agenzia europea per i medicinali, a dimostrazione del fatto di come a livello di ricerca medica sia necessario aumentare gli investimenti e basarsi sui dati scientifici dei laboratori».
«Gli anticorpi monoclonali sono risultati efficaci – continua l’eurodeputata– con una immunizzazione che difende istantaneamente un soggetto dall’attacco del virus. Contro il Covid-19 ci sono circa 11 anticorpi di questo tipo in fase di sperimentazione sull’uomo e 150 in fase di ricerca».
Secondo l’esponente leghista «gli Stati dell’Ue, tra cui l’Italia, sono stati condizionati dalle scelte della Commissione europea, che ha puntato tutto sulla vaccinazione, non tenendo in considerazione che il Coronavirus è una malattia e può essere trattata con profilassi domiciliari e cure specifiche. È necessario, quindi, che l’ambito sanitario rimanga prerogativa degli Stati membri, come dimostra la disorganizzazione e la poca trasparenza della Commissione europea nella gestione della pandemia».
«La posizione della Lega – sottolinea Regimenti– è stata chiara sin dall’inizio: accanto alla ricerca di uno o più vaccini, per fronteggiare la pandemia è necessario adottare anche un sistema organico di cure di supporto, sulle quali però sono mancate finora attenzione, fiducia e interesse. Oggi gli anticorpi monoclonali, già utilizzati nell’ambito di diverse patologie e nel quadro della terapia oncologica, diventano finalmente importanti contro il Covid-19 e si trovano subito i fondi per acquistarli, anche se probabilmente si dovrà aspettare marzo o aprile. Troppo tempo sprecato, tante morti si sarebbero potute evitare».