I ricorrenti hanno ottenuto il riconoscimento del diritto al trattamento riabilitativo cognitivo comportamentale con metodologia ABA (Applied Behavior Analysis)
In meno di due anni sono diversi i tribunali siciliani che si sono espressi sul delicato tema delle terapie per i bambini con disturbo dello spettro autistico. In particolare, è stato chiesto e ottenuto il riconoscimento del diritto al trattamento riabilitativo cognitivo comportamentale con metodologia ABA (Applied Behavior Analysis). Il primo caso nell’isola ha riguardato una famiglia di Noto, nel siracusano, nell’estate del 2020. In quel caso il giudice ha ordinato all’Asp locale di erogare terapie riabilitative per 40 ore settimanali per 48 mesi. Poche settimane dopo anche il tribunale di Catania si è espresso con una pronuncia che garantisce immediatamente a due fratellini con sindrome dello spettro autistico 20 ore di terapie settimanali e la supervisione mensile.
In meno di due anni le ordinanze dei tribunali siciliani si sono moltiplicate. Le famiglie, su consiglio dei propri legali di fiducia, hanno attivato una procedura d’urgenza per vedere riconosciuto il diritto alla salute dei propri figli. Le famiglie sono 18 e provengono da Catania, Fiumefreddo di Sicilia, Gravina di Catania, Siracusa, Noto, Avola, Pachino, Ferla, Enna, Messina e Marsala. In un solo caso l’azienda sanitaria provinciale ha riconosciuto la fondatezza e la necessità delle richieste formulate dalla famiglia senza che il caso finisse in un’aula di tribunale, proponendo così terapie adeguate ad un minore del messinese. Negli altri casi le aziende si sono opposte e i giudici, accogliendo le richieste dei genitori, si sono espressi ordinando l’erogazione delle terapie ai minori da parte delle Asp territorialmente competenti che hanno provveduto rimborsando le famiglie dei costi sostenuti per le terapie private o mettendo a disposizione direttamente le prestazioni di professionisti del settore con le modalità indicate dal tribunale (dalle 20 alle 40 ore settimanali per ciascun bambino).
Gli interventi intensivi con metodologia ABA hanno portato risultati positivi per i bambini che hanno visto riconosciuti i loro diritti, segno che è la strada da intraprendere. Tutte le famiglie sono state seguite dagli avvocati Corrado Valvo e Chiara Calabrese che hanno contribuito a dare speranze a persone con disabilità e ai loro cari che li seguono ed assistono. «Abbiamo accolto ogni singolo provvedimento – dicono gli avvocati Chiara Calabrese e Corrado Valvo del foro di Siracusa – con grande soddisfazione. Diversi giudici, da Siracusa a Marsala, si sono espressi nel riconoscere la fondatezza delle nostre argomentazioni e il diritto di questi minori a cure intensive e qualificate con costi a totale carico delle Asp territoriali. E’ irragionevole privare un disabile, soprattutto se si tratta di minori, di un diritto inalienabile come quello alla salute. Continueremo con decisione a sostenere le richieste di queste famiglie che non possono aspettare, gli interventi nei confronti di bambini con sindrome dello spettro autistico devono essere precoci e intensivi».