«Apprendiamo con soddisfazione l’avvio di una riflessione nel Governo sugli effetti che la cosiddetta autonomia differenziata potrebbe causare alla unitarietà, su tutto il territorio nazionale, delle erogazioni dei servizi e in particolare di quelli per la tutela della salute; in questo senso le dichiarazioni del ministro per Salute, Giulia Grillo che sottolineano un sostegno ai […]
«Apprendiamo con soddisfazione l’avvio di una riflessione nel Governo sugli effetti che la cosiddetta autonomia differenziata potrebbe causare alla unitarietà, su tutto il territorio nazionale, delle erogazioni dei servizi e in particolare di quelli per la tutela della salute; in questo senso le dichiarazioni del ministro per Salute, Giulia Grillo che sottolineano un sostegno ai principi di equità in sanità, fanno bene sperare». È quanto dichiarato da Pina Onotri, Segretario Generale dello SMI (Sindacato Medici Italia).
«Adesso – prosegue – si tratta prima di affrontare seriamente la definizione dei Livelli essenziali delle prestazioni (LEP), non ancora normati con una legge, in modo che in tutta Italia via siano regole certe per le erogazioni tutte le prestazioni, comprese quelle mediche e sanitarie. Il Governo e il Parlamento s’impegnino per rimuovere le cause per cui intere Regioni del nostro paese usufruiscono di un minore livello di servizi pubblici, in quantità e in qualità, rispetto al resto dell’Italia e in particolare nella sanità e nell’assistenza. L’autonomia differenziata non può diventare la pietra tombale del Servizio Sanitario Nazionale. Si apra una discussione nel Paese con le professioni mediche e sanitarie», conclude Onotri.