In una interpellanza urgente al viceministro del Miur, Lorenzo Fioramonti, il deputato Cinque Stelle, che ha ricevuto garanzia da parte del viceministro Miur Fioramonti, ha sottolineato: «Il prossimo anno ci saranno 24mila potenziali nuovi candidati e il sistema Universitario attualmente non è in grado di formare più di 11mila medici, va fatto un cambio di passo»
«Il nostro Paese si trova ad affrontare una vera e propria emergenza legata carenza dei medici. Viviamo il paradosso di un sistema che, per anni, da un lato ha vietato ai medici in formazione l’attività professionale, e dall’altro ha assistito passivamente all’inevitabile collasso dei servizi sanitari per carenza di dottori. Questo Governo è riuscito subito a dare una prima ma fondamentale risposta a una situazione emergenziale: nel 2019 abbiamo raggiunto il record storico di quasi 9mila borse di specializzazione e l’investimento fatto assieme alla Medicina generale supera, per la prima volta nella storia di questi concorsi, il numero di laureati». Così Manuel Tuzi, il deputato del MoVimento 5 Stelle in commissione Cultura, che oggi ha presentato in Aula un’interpellanza urgente al viceministro del Miur, Lorenzo Fioramonti.
«Siamo comunque consapevoli che così non si puó più andare avanti, il prossimo anno ci saranno 24mila potenziali nuovi candidati e il sistema Universitario attualmente non è in grado di formare più di 11mila medici, va fatto un cambio di passo, assieme alle regioni, al Miur, al ministero dell’Economia e a quello Salute. Mi reputo quindi soddisfatto della risposta del viceministro Fioramonti, che è impegnato a individuare la migliore soluzione possibile a questo annoso problema ereditato da mancati investimenti fatti dal PD nella precedente legislatura», prosegue Tuzi.
«È il momento di pensare a un meccanismo diverso, un nuovo contratto di formazione/lavoro, condiviso con le Regioni, e a un ampliamento della rete formativa che comprenda gli ospedali del territorio, senza diminuire la qualità della formazione in cui deve essere centrale il ruolo dell’Università. Ringrazio il ministro Giulia Grillo per l’importante lavoro che sta portando avanti in questo senso. Pochi medici significa meno servizi o servizi di qualità inferiore per i pazienti. E sono convinto che il Governo voglia fare tutto il possibile per garantire ai cittadini una sanità pubblica efficiente, un’adeguata formazione dei giovani medici e un pieno diritto alla salute», ha concluso il deputato del MoVimento 5 Stelle.