1Sarebbe funzionale innanzitutto prorogare almeno fino al 31 dicembre 2025 sia la possibilità di assumere specializzandi già dal terzo anno di corso sia il procedimento accelerato di reclutamento del personale estero», spiega Dario Beretta, presidente AIOP Lombardia
«Oltre 30mila specialisti in meno nel Sistema Sanitario Nazionale tanto nelle strutture pubbliche quanto in quelle private entro i prossimi cinque anni. Numeri allarmanti che dimostrano come il problema della carenza del personale sanitario abbia la necessità di due interventi: uno a brevissimo e uno a medio-lungo termine. I problemi “cronici” sono ben conosciuti e necessitano di azioni strutturali ma per l’emergenza, come Aiop Lombardia, ci facciamo promotori di alcune soluzioni tampone che siano sostenibili, realizzabili e in grado arginare le criticità nell’immediato». È quanto dichiara Dario Berretta, presidente di Aiop Lombardia.
«A tal proposito – spiega Beretta – sarebbe funzionale innanzitutto prorogare almeno fino al 31 dicembre 2025 sia la possibilità di assumere specializzandi già dal terzo anno di corso sia il procedimento accelerato di reclutamento del personale estero. Procedimento quest’ultimo che andrebbe ulteriormente snellito rispetto alle regole attuali. Occorre poi promuovere una corretta interpretazione delle disposizioni inerenti al riconoscimento in deroga con particolare riguardo alla possibilità di riconoscere la qualifica di medico specialista. Tra le soluzioni proposte anche il globale ripensamento del procedimento del riconoscimento ordinario dei titoli. Basti pensare, ad esempio, che oggi le tempistiche reali di riconoscimento di laurea e specialità, per un medico, sono di circa due anni: troppi».
«Proponiamo anche – prosegue il presidente di Aiop Lombardia – una revisione dei requisiti di accreditamento, previsti dalla DGR 38133 del 1998 (es. modifica del rapporto numerico medico-paziente, valorizzazione della specializzazione degli infermieri ). Dovremmo correggere il sistema delle incompatibilità e delle convenzioni tra strutture ospedaliere, pubbliche e private, a contratto con i Sistemi Sanitari Regionali, favorendo rapporti di collaborazioni. Le disposizioni attuali risalgono al 1996 e sono in aperto contrasto con il contesto socioeconomico attuale profondamente differente. Per stimolare l’iscrizione ai corsi di laurea in scienze infermieristiche si propone infine di valutare incentivi economici già utilizzati in passato quali ad esempio un premio annuale per la durata del corso».