Tra le proposte portate dalla Presidente della FNCF Nausicaa Orlandi e dal Segretario Daniela Maurizi le disposizione transitorie per la riforma del sistema ordinistico, l’attivazione di scuole di specializzazione, la definizione del trattamento economico per specializzandi di area non medica, la partecipazione ai tavoli di lavoro del Testo Unico sulla Sicurezza e potenziamento del ruolo nelle ARPA
Si è tenuto al Ministero della Salute l’incontro tra il Ministro Roberto Speranza e Nausicaa Orlandi, Presidente della Federazione Nazionale degli Ordini dei Chimici e dei Fisici, e Daniela Maurizi, Segretario della FNCF. La Federazione ha sottoposto all’attenzione del Ministro delle proposte correlate al ruolo delle professioni sanitarie di Chimico e Fisico nel contesto di sviluppo del nostro Paese a tutela della salute della collettività, dei luoghi di vita e di lavoro e della tutela dell’ambiente.
Tra le tematiche discusse con il titolare del Dicastero di Lungotevere Ripa, in primis la necessità di porre rimedio alla problematica di carenza di scuole di specializzazione per Chimici. La Federazione ha inoltre presentato la proposta di riconoscere la “Scuola di specializzazione in Valutazione e gestione del rischio chimico” già attiva e partecipata da anni, e di istituire una nuova scuola di specializzazione di area non medica per i Chimici “Chimica e biochimica clinica e ambientale” che tenga conto della loro specificità in ambito sanitario e ambientale. L’attivazione di scuole permetterebbe infatti di dare pari opportunità all’accesso al mondo del lavoro nelle strutture sanitarie e negli enti, con alto valore aggiunto proprio per la specificità dei percorsi formativi.
Altra richiesta presentata riguarda la necessità di definire e riconoscere uno specifico trattamento economico per gli specializzandi di area non medica, al fine di permettere e supportare lo sviluppo delle competenze dei Chimici e dei Fisici. Inoltre, è stato richiesta l’adozione di disposizioni transitorie in attesa del completamento della riforma del sistema ordinistico con aggiornamento dell’esame di abilitazione alla professione di Chimico e istituzione dell’esame di abilitazione alla professione di Fisico, in considerazione dell’attuale situazione lavorativa e del diniego di accesso al mondo del lavoro professionale per i Fisici che non possono a due anni dalla Legge 3\2018 iscriversi all’Albo.
Per quanto riguarda, inoltre, la valorizzazione delle competenze dei Chimici e dei Fisici, la Federazione ha portato sul tavolo diverse proposte. La prima riguarda il riconoscimento dei Chimici e dei Fisici per le loro competenze nella salute e sicurezza sul lavoro soprattutto nell’ambito della valutazione dei rischi da agenti chimici e fisici, attraverso la possibilità di partecipare ai tavoli di lavoro per l’aggiornamento del Testo Unico sulla Sicurezza, e di integrare l’Accordo Stato Regioni 07.07.2016 inserendo i laureati in Chimica e Fisica tra i soggetti aventi titoli di studio che danno diritto agli esoneri di frequenza dei corsi di formazione per RSPP stante il loro percorso formativo. La seconda proposta riguarda il riconoscimento dei Chimici e dei Fisici in ambito di prevenzione dell’inquinamento e tutela ambientale, attraverso il potenziamento di tali professionisti con ruolo sanitario all’interno delle strutture delle Agenzie Regionali per la Prevenzione Ambientale (ARPA), e di poter portare il proprio contributo con una partecipazione ai tavoli di lavoro in materia di tutela ambientale.
Il Ministro Speranza, fornendo manifestazione di massima disponibilità, si è reso pronto a portare al tavolo interministeriale con il Ministro dell’Università e della Ricerca scientifica Massimiliano Manfredi, parte dei punti che riguardano le aree di competenza dei due ministeri, per la loro attuazione.