«Apprendiamo dalla delegazione del Piemonte la grave situazione che si sta configurando presso la Città della Salute di Torino, dove sarebbe imminente la chiusura di alcuni reparti a causa della carenza di personale. Un fiore all’occhiello della Sanità pubblica rischia così di andare in malora grazie ad una visone miope ed ottusa della politica, che […]
«Apprendiamo dalla delegazione del Piemonte la grave situazione che si sta configurando presso la Città della Salute di Torino, dove sarebbe imminente la chiusura di alcuni reparti a causa della carenza di personale. Un fiore all’occhiello della Sanità pubblica rischia così di andare in malora grazie ad una visone miope ed ottusa della politica, che non ha messo in atto nessuna contromisura per evitare il peggio. Esprimiamo la nostra massima solidarietà ai colleghi infermieri che stanno assistendo impotenti all’imminente sfacelo di un’eccellenza italiana. Facciamo altresì appello agli amministratori che hanno il potere di intervenire e ci auguriamo che il neopresidente Cirio si attivi immediatamente per difendere il diritto a curarsi dei cittadini». Così il presidente del Nursing Up, Antonio De Palma, commenta ciò che sta avvenendo in Piemonte.
«Bisogna sbloccare le assunzioni e permettere l’arrivo di nuovi infermieri e Oss» è la richiesta della delegazione Nursing Up Piemonte, che ha inviato una lettera al nuovo presidente della Regione, Alberto Cirio, e al futuro assessore alla sanità per chiedere un incontro urgente sulla questione assunzioni alla Città della Salute. «La questione è semplice – spiega il segretario regionale Nursing Up Claudio Delli Carri – il 24 maggio dopo un nostro comunicato in cui manifestavamo tutta la nostra preoccupazione per il blocco delle assunzioni messo in atto, a quanto ci risulta, alla Città della Salute, l’assessorato alla Sanità rispondeva con una nota polemica nella quale tentava di smentire che vi fosse un blocco delle assunzioni, provando a sminuire la nostra segnalazione».
«Siamo spiacenti che l’assessore uscente abbia preso come una offesa o un attacco personale la nostra segnalazione sulla questione assunzioni alla Città della Salute – prosegue Delli Carri -. E dispiaciuti della sua risposta lontana dalla realtà. I fatti dicono che la nostra preoccupazione era fondata e la chiusura dei reparti che inizierà nei prossimi giorni dimostra quanto abbiamo preannunciato. Semplicemente alla Città della Salute vi è una carenza di personale tale che all’arrivo delle ferie previste dal contratto è necessario chiudere dei reparti, causando per altro una ricaduta negativa sulla cittadinanza che fruisce dei servizi della stessa Città della Salute».
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