FASTeR – Federazione delle Associazioni Scientifiche dei Tecnici di Radiologia è stata il fulcro della 18° edizione del Congresso Nazionale dei Tecnici Sanitari di Radiologia Medica che si è svolta il 7 e 8 novembre 2020
L’8 novembre i professionisti dell’area radiologica hanno celebrato la Giornata Internazionale della Radiologia in tutto il mondo. La data è legata alla scoperta, avvenuta appunto l’8 novembre 1895, della radiazione elettromagnetica nell’intervallo di frequenza oggi noto come raggi X.
FASTeR è stata il cuore scientifico della 18° edizione del Congresso Nazionale dei Tecnici Sanitari di Radiologia Medica. Durante l’evento, svoltosi in modalità virtuale a causa della situazione pandemica, il programma scientifico curato da FASTeR ha dato l’occasione ai TSRM partecipanti di immergersi nei più attuali ed importanti argomenti per lo sviluppo e miglioramento delle proprie competenze.
La prima plenaria ha avuto come focus la nuova Direttiva 2013/59/Euratom recepita dal Decreto Legislativo n.101 del 31 Luglio 2020 con la partecipazione di esperti del settore. Il giorno seguente, la Commissione d’Albo nazionale TSRM, al suo primo mandato politico-istituzionale, ha presentato l’evoluzione della figura professionale del TSRM e ha raccontato, avvalendosi di illustri portavoce, i TSRM coinvolti in missioni umanitarie e quelli impegnati nell’attuale emergenza sanitaria.
Un momento fondamentale di confronto, comune alle due sessioni, è stato quello delle tavole rotonde: ottimizzazione, competenze avanzate, formazione, Università, codice etico e deontologico, sono stati il fulcro del dibattito costruttivo e propositivo.
Il Congresso nazionale ha dato evidenza delle potenzialità della collaborazione tra l’Associazione scientifica, FASTeR, e l’Istituzione politica, Commissione d’albo nazionale: la sinergia nata può essere il punto di forza per finalità comuni.
Condividiamo le parole del Ministro della Salute Roberto Speranza pronunciate in occasione dell’8 novembre, Giornata internazionale della radiologia, che ci riguardano da vicino:
«Tra le professioni sanitarie esposte al virus e impegnate in prima linea ci sono i tecnici di radiologia, che ringrazio per le radiografie e le TC che effettuano ai sospetti e ai malati Covid-19, in ospedale, sul territorio e a domicilio». Ministro della Salute, Roberto Speranza.
Per rispondere alle richieste delle società internazionali in occasione dell’International Day of Radiology, IDoR 2020, FASTeR ha realizzato un poster non solo per essere condiviso sui social, ma anche stampato e appeso nei vari reparti. Il tema di quest’anno è l’area radiologica unita contro il virus: “Radiologists and radiographers supporting patients during COVID-19”.
Nel poster, infatti, si identifica in maniera immediata il ruolo della diagnostica per immagini, così come delle professioni che la compongono. Il tema delle tessere di mosaico rappresenta l’idea che siamo tutti tasselli indispensabili a comporre un disegno più grande: la salute e il benessere dell’assistito, così come la tutela degli operatori impegnati. Come riportato anche dal Presidente di FASTeR, il Dottor Stefano Durante, la sfida alla pandemia si potrà vincere, oltre che mantenendo atteggiamenti responsabili, anche con il miglioramento e l’affinamento delle competenze radiologiche. Infatti – come ben rappresenta il poster – siamo tutti tessere dello stesso puzzle unite per la vittoria di questa ardua battaglia. Il poster è stato ripreso dalla Società Europea di Radiologia e dall’account ufficiale dell’International Day of Radiology.
Tra le iniziative portate avanti da FASTeR, una in particolare ha riscosso successo: “Racconta la tua storia”. Abbiamo chiesto ai TSRM italiani di inviarci un racconto sull’esperienza lavorativa durante la pandemia COVID-19 e il racconto di Marco Ventra ci ha colpito per la semplicità e per la durezza. Molti di noi si sono immedesimati in lui e forse è proprio per questo che vorremmo condividerla con quante più persone possibili.
«Quando chiamano dalla TENDA! Questa mattina è stata la mia prima volta: “Preparatevi abbiamo bisogno di una TC Torace per un paziente sospetto”! Il cuore ha iniziato a battere più velocemente. Mentre ti prepari hai lo sguardo perso nel vuoto, perché ripassi e pensi a tutti i video visti e a tutte le procedure lette. Puoi anche aver fatto altre volte il secondo operatore aiutando il collega durante la procedura, ma quando tocca a te, quando sei completamente bardato, hai il camice copricapo, tre paia di guanti, la mascherina, gli occhiali, i calzari e la cuffia, dai l’ok alla tenda per far venire il paziente, nonostante gli anni di esperienza, hai “paura”. Il paziente è lì con te, nella stessa stanza, se tu hai paura, lui è terrorizzato, allora capisci che qualcuno dei due deve cambiare atteggiamento, devi mostrare sicurezza e infondere tranquillità ed è così che la paura ti abbandona. Sei tu che devi farti e dare coraggio, coraggio che ricevi anche dai colleghi che stanno fuori pronti ad aiutarti nella svestizione e dai colleghi che aldilà del vetro ti fanno segno con il pollice che è tutto ok. Spero che questo messaggio possa arrivare a chi ancora sente la necessità irrinunciabile della corsetta o della passeggiatina. Restate a casa voi che potete. Fatelo per il bene e l’interesse di tutti!»
Grazie alla collaborazione con i vari gruppi e/o associazioni scientifiche di riferimento, sono ancora disponibili i diversi documenti elaborati con lo scopo di fornire esaustive indicazioni su tutti i diversi ambiti di gestione dei pazienti sospetti o accertati COVID-19.
A titolo riassuntivo, si elencano di seguito i documenti prodotti:
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