Contributi e Opinioni 18 Marzo 2020 18:37

Coronavirus, gli ortopedici della Nuova Ascoti: «Fondamentale valutazione grado di rischio del paziente»

Lettera aperta di Michele Saccomanno, Presidente della Nuova Ascoti: « La popolazione ci chiama eroi, ma chi ci governa non può trasformarci in martiri. Pretendiamo di essere tutelati»

«La Nuova Ascoti richiama il Governo, i presidenti delle regioni e i direttori generali delle Asl al rispetto della salvaguardia della salute, della vita degli operatori sanitari e delle loro famiglie. Gli ortopedici sono al fronte con tutti gli altri. La popolazione ci chiama eroi, ma chi ci governa non può trasformarci in martiri. Pretendiamo di essere tutelati, seconde le migliori pratiche internazionali, nello svolgimento del nostro lavoro. Del fatto che abbiamo il migliore Servizio Sanitario al mondo la politica se n’è fregiata, ma dobbiamo essere trattati con dignità, e non mandati allo sbaraglio». È quanto scrive in una lettera aperta Michele Saccomanno, presidente della Nuova Ascoti, a nome di tutti gli ortopedici italiani.

«Secondo le direttive OMS ogni lavoratore sanitario dovrebbe avere una scheda-intervista della ASL per stabilire la categoria di rischio del medico: se sia stato nella stessa casa o stanza con pazienti successivamente positivi al Covid-19 o se si sia mai incontrato a meno di un metro con questi – aggiunge Saccomanno -. In questi casi il medico va considerato come tutti gli esposti al possibile contagio e, quindi, va ricostruita la sua storia personale con le proprie patologie e le modalità, inclusi i contatti accidentali con liquidi biologici, annotando la frequenza degli incontri e valutando il tipo di protezione usata durante tutti i possibili contatti».

«Per l’ortopedico, cui il traumatizzato arriva per trasferimento – sottolinea il presidente Saccomanno – è fondamentale che le direzioni sanitarie abbiano definito e controllato le procedure per la valutazione del grado di rischio del paziente. L’ortopedico in ambulatorio e nelle consulenze in Pronto Soccorso deve essere messo in condizione di agire in sicurezza, con dotazioni di DPI adeguate, in un approccio che è sempre molto di contatto e manuale. Un approccio chirurgico che frequentemente in sala operatoria ha bisogno del coinvolgimento di più soggetti e l’attenzione alle dotazioni di protezione non può avere precarietà per nessun operatore coinvolto, pena il pericolo per tutti».

«Si dovrà controllare che ospedali pubblici e privati blocchino gli interventi non urgenti per ridurre i possibili contagi, verificando che non vi siano ritorsioni sul personale per mancato ossequio ad indirizzi non rispettosi della legge da parte delle diverse direzioni – continua la lettera – Negli ospedali pubblici e privati devono essere eseguiti solo trattamenti ambulatoriali e di ricovero non differibili, come indicato dagli indirizzi ministeriali. I pazienti visitati in questo periodo devono essere tracciabili per almeno i successivi 14 giorni a tutela del personale sanitario venuto a contatto».

«Anche al fine di evitare interventi inappropriati, richiediamo che gli ortopedici siano utilizzati secondo la propria specializzazione. Dove si richiedesse, per l’emergenza, una disponibilità in una differente disciplina, dovrà essere prevista, con formale ordine di servizio, anche manleva da responsabilità professionale, tranne che per dolo, rinunciando ad ogni possibile rivalsa», conclude Saccomanno.

Articoli correlati
Covid-19 e vaccini: i numeri in Italia e nel mondo
Ad oggi, 28 febbraio 2023, sono 675.188.796 i casi di Covid-19 in tutto il mondo e 6.870.894 i decessi. Mappa elaborata dalla Johns Hopkins CSSE. I casi in Italia L’ultimo bollettino disponibile (23 febbraio 2023): Oggi in Italia il totale delle persone che hanno contratto il virus è di 25.576.852 (4.720 in più rispetto a ieri). Il […]
SARS-CoV-2, Clerici (Uni Milano): «Evolve in modo non favorevole. Vaccino unica arma che abbiamo»
Una ricerca dell’IRCCS Eugenio Medea e dell’Università degli Studi di Milano ha preso in esame più di 800 mila sequenze di SARS-CoV-2
di Federica Bosco
Varianti coronavirus, l’immunologo Abrignani: «Già al lavoro per nuovi vaccini»
Presentato il Consorzio italiano per la genotipizzazione e fenotipizzazione del virus Sars-CoV-2. Il direttore dell’Istituto nazionale di genetica molecolare del Policlinico di Milano: «La sorveglianza epidemiologica continua dei genomi circolanti nel territorio è fondamentale»
di Federica Bosco
Così Israele guida la corsa alla somministrazione dei vaccini anti Covid-19
Luci e ombre della campagna vaccinale a Tel Aviv: «Ma le scorte si stanno esaurendo»
di Tommaso Caldarelli
Variante inglese, i test rapidi possono riconoscerla?
Alcune domande al Professor Luigi Toma, Infettivologo dell'IFO Regina Elena di Roma, sulla cosiddetta “variante inglese” del SARS-CoV-2
di Vanessa Seffer
GLI ARTICOLI PIU’ LETTI
Advocacy e Associazioni

Alzheimer, Spadin (Aima): “Devasta l’economia della famiglia, la sfera psicologica e le relazioni di paziente e caregiver”

La Presidente Aima: “Due molecole innovative e capaci di modificare la progressione della malattia di Alzheimer sono state approvate in diversi Paesi, ma non in Europa. Rischiamo di far diventar...
Salute

Disturbi alimentari, ne soffrono più di tre milioni di italiani. Sipa: “Centri di cura pochi e mal distribuiti”

Balestrieri (Sipa): "Si tratta di disturbi che presentano caratteristiche legate certamente alla sfera psicologica-psichiatrica, ma hanno anche un’importante componente fisica e nutrizionale che...
Prevenzione

Influenza, Lopalco (epidemiologo): “Picco atteso tra la fine di dicembre e l’inizio del nuovo anno. Vaccinarsi subito”

L'epidemiologo a Sanità Informazione: "Vaccinarsi contro influenza e Covid-19 nella stessa seduta: non ci sono controindicazioni, solo vantaggi"