Contributi e Opinioni 17 Marzo 2020 17:45

Coronavirus, Rostan (Iv): «Distribuzione kit di protezione per medici è vera emergenza.  Loro allarme sia ascoltato»

La vicepresidente della Commissione Affari Sociali sottolinea: «Tra i professionisti sanitari 2.300 casi positivi dei quali 1.900 sono medici e infermieri: è assolutamente eccessivo e deve essere a tutti i costi ridimensionato»

«Ritengo fondamentale che le misure relative agli approvvigionamenti dei dispositivi di protezione individuale del personale dipendente delle aziende ospedaliere siano attuate immediatamente ed estese anche ai medici di famiglia, ai pediatri, agli specialisti ambulatoriali che stanno contribuendo in maniera determinante, con la loro attività sul territorio, ad alleggerire il carico dei Pronto soccorso ospedalieri. Bisogna metterli nelle condizioni migliori possibili per rimanere accanto ai loro assistiti che restano a casa ad affrontare il decorso della malattia, la quarantena volontaria o altre patologie per le quali è sconsigliabile che si rechino in questo momento presso gli ospedali». Lo ha dichiarato Michela Rostan, vicepresidente della Commissione Affari sociali della Camera.

«Il tributo che i professionisti sanitari stanno pagando con 2.300 casi positivi dei quali 1.900 sono medici e infermieri – ha proseguito la deputata di Italia Viva – è assolutamente eccessivo e deve essere a tutti i costi ridimensionato. La distribuzione dei kit di protezione è in questo momento la vera emergenza nazionale. L’appello della Federazione nazionale degli Ordini dei Medici, della Federazione nazionale degli ordini delle professioni infermieristiche e della Federazione nazionale dei medici di medicina generale non deve cadere inascoltato».

«La previsione nel decreto ‘Cura Italia’ di 3,5 miliardi di euro per il comparto della sanità pubblica e della Protezione civile – ha concluso Rostan – è una prima risposta importante del governo alle migliaia di operatori sanitari che stanno combattendo senza sosta in prima linea il coronavirus. Occorre però accelerare al massimo tutte le procedure previste nel decreto per dare attuazione all’implementazione del personale che consentirebbe di colmare nel più breve tempo possibile le carenze degli organici dei servizi di emergenza e di quelli ospedalieri messi a dura prova dalla diffusione del contagio».

Articoli correlati
Medici di famiglia sull’orlo di una crisi di nervi… Stressati 9 su 10. Pesano Covid, burocrazia e Whatsapp
Il malessere dei medici di famiglia, tra carenza di colleghi, difficoltà a trovare sostituti e una burocrazia sempre più elevata, «è palpabile» e arriva a sfiorare il 90% di professionisti. Lo dicono i sindacati, gli esperti di sanità, gli analisti del settore. E lo dicono i pensionamenti anticipati che crescono
di V.A.
Medici e cittadini contro la deriva del Ssn: manifestazioni il 15 giugno nelle piazze e sciopero in vista
Fermare la deriva verso cui sta andando il nostro Servizio sanitario nazionale, con liste di attesa lunghissime per accedere alle prestazioni, personale medico e infermieristico allo stremo, contratti non rinnovati e risorse insufficienti per far fronte all’invecchiamento progressivo della nostra popolazione e dunque della crescente richiesta di cure per malattie croniche. E’ l’appello che arriva […]
Covid-19 e vaccini: i numeri in Italia e nel mondo
Ad oggi, 28 febbraio 2023, sono 675.188.796 i casi di Covid-19 in tutto il mondo e 6.870.894 i decessi. Mappa elaborata dalla Johns Hopkins CSSE. I casi in Italia L’ultimo bollettino disponibile (23 febbraio 2023): Oggi in Italia il totale delle persone che hanno contratto il virus è di 25.576.852 (4.720 in più rispetto a ieri). Il […]
«Diritto alle cure a rischio senza personale», le richieste dei medici in piazza a Roma. E Schillaci convoca i sindacati
A Roma significativa adesione per la manifestazione dell’intersindacale medica convocata per denunciare le sempre più difficili condizioni di lavoro dei camici bianchi stretti tra turni massacranti e stipendi tra i più bassi d’Europa. Ben 8mila camici bianchi hanno lasciato il SSN tra il 2019 e il 2021
Agenas: in Italia infermieri e medici di base insufficienti
Nel rapporto di Agenas emergono le difficoltà del sistema tra i tagli imposti dal 2007 fino all'aumento delle risorse degli ultimi anni. L’Italia è al quart’ultimo posto tra i paesi OCSE per il numero di posti a disposizione negli atenei per la laurea in Infermieristica. Hanno un numero di posti più basso solo Messico, Colombia e Lussemburgo
GLI ARTICOLI PIU’ LETTI
Advocacy e Associazioni

Alzheimer, Spadin (Aima): “Devasta l’economia della famiglia, la sfera psicologica e le relazioni di paziente e caregiver”

La Presidente Aima: “Due molecole innovative e capaci di modificare la progressione della malattia di Alzheimer sono state approvate in diversi Paesi, ma non in Europa. Rischiamo di far diventar...
Salute

Disturbi alimentari, ne soffrono più di tre milioni di italiani. Sipa: “Centri di cura pochi e mal distribuiti”

Balestrieri (Sipa): "Si tratta di disturbi che presentano caratteristiche legate certamente alla sfera psicologica-psichiatrica, ma hanno anche un’importante componente fisica e nutrizionale che...
Prevenzione

Influenza, Lopalco (epidemiologo): “Picco atteso tra la fine di dicembre e l’inizio del nuovo anno. Vaccinarsi subito”

L'epidemiologo a Sanità Informazione: "Vaccinarsi contro influenza e Covid-19 nella stessa seduta: non ci sono controindicazioni, solo vantaggi"