«Ricordare deve servire anche a elaborare insieme il trauma collettivo che abbiamo vissuto – commenta Gilda Sportiello, capogruppo del MoVimento 5 Stelle in commissione Affari sociali – . Mi piacerebbe che non perdessimo quello straordinario senso di solidarietà che abbiamo fatto venir fuori soprattutto durante i giorni di lockdown»
«Ricordare deve servire anche a elaborare insieme il trauma collettivo che abbiamo vissuto, a capire cosa quest’emergenza ci ha lasciato, cosa ci ha mostrato in maniera drammatica e qual è la direzione che vogliamo intraprendere adesso. Mi piacerebbe che non perdessimo quello straordinario senso di solidarietà che abbiamo fatto venir fuori soprattutto durante i giorni di lockdown: la cura degli altri, la preoccupazione per chi vive situazioni di fragilità, la capacità di creare reti solidali in pochissimo tempo, l’empatia, i panieri abbassati dai balconi pieni di cibo e qualche volta anche di libri da donare. Tutto questo è un patrimonio che come comunità dovremmo tenerci stretto. Noi per primi, come Stato».
Così Gilda Sportiello, capogruppo del MoVimento 5 Stelle in commissione Affari sociali, intervenuta oggi nell’Aula di Montecitorio in discussione generale per l’istituzione di una Giornata in memoria delle vittime di Covid. Tra le varie proposte di legge confluite in un testo unico, anche quella della deputata pentastellata Stefania Mammì.
«Sicuramente abbiamo imparato che né il profitto, né le logiche di mercato potranno mai sostituirsi al ruolo centrale e cardine che ha lo Stato: uno Stato che deve essere presente, che deve fondarsi sull’idea della sanità pubblica e universale, che sa prendersi cura di chi è più in difficoltà e che sa fare scelte coraggiose al di là del consenso e della propaganda, che riconosce il ruolo fondamentale della ricerca».
«Affermando il ricordo e costruendo la memoria collettiva riusciremo anche ad abbattere il pericolo, sempre presente, del negazionismo, che è un insulto insopportabile. Ed è peggio – prosegue la capogruppo – quando dietro i tentativi di sostituire la realtà ci sono leader politici che in alcune parti del mondo hanno di fatto sacrificato le fragilità sull’altare del profitto e del mercato. La pandemia – sottolinea – ci ha mostrato anche questo: quanto siano drammatiche le diseguaglianze sociali, quanto nemmeno di fronte a un’emergenza di tale portata, purtroppo, siamo tutti uguali».
«È necessaria una Giornata della memoria per commemorare tutte quelle vittime che non hanno avuto un ultimo saluto, elaborare il lutto sociale e ricordare su quali pilastri si fonda e si deve fondare il nostro Stato» conclude Sportiello.
Iscriviti alla Newsletter di Sanità Informazione per rimanere sempre aggiornato