Oggi in Italia mancano 30 mila infermieri e il fenomeno delle “cure perse” rischia di accentuarsi di anno in anno, incrementando fortemente il rischio di mortalità in ospedale. Si tratta degli interventi infermieristici necessari al paziente ma che – secondo la Federazione nazionale delle professioni infermieristiche – vengono omessi, in primo luogo a causa della […]
Oggi in Italia mancano 30 mila infermieri e il fenomeno delle “cure perse” rischia di accentuarsi di anno in anno, incrementando fortemente il rischio di mortalità in ospedale. Si tratta degli interventi infermieristici necessari al paziente ma che – secondo la Federazione nazionale delle professioni infermieristiche – vengono omessi, in primo luogo a causa della carenza di organico. Per Fnopi, il fabbisogno di infermieri crescerà velocemente: a livello nazionale raggiungerà i 58.000 infermieri nel 2023, 71.000 nel 2028 e quasi 90.000 nel 2033.
Antesignana dell’esigenza di una formazione accademica per gli infermieri del proprio Policlinico e tra i primi in Italia ad attivare nel 1993 il Corso di Laurea in Infermieristica, l’Università Campus Bio-Medico di Roma punta da sempre su una professionalità completa dei suoi infermieri, riconoscendo al corpo infermieristico un ruolo fondamentale per la relazione con la persona bisognosa di cure e qualità dei servizi erogati.
L’infermiere garantisce infatti qualità delle cure, presta attenzione ai bisogni di salute e relazionali specifici di ogni paziente, conferendo all’insieme delle cure un particolare orientamento al paziente inteso come persona. Una passione che portò nel 1990 le prime 15 studentesse Ucbm a studiare in Spagna presso l’Università di Navarra a Pamplona, celebre per il suo alto livello di formazione, quando in Italia i corsi in infermieristica non avevano ancora raggiunto il rango accademico.
Una professione cresciuta nel tempo e che si aggiorna quotidianamente in raccordo con le grandi sfide del nostro tempo. Tant’è che l’Organizzazione mondiale della sanità, affinché venga raggiunto l’obiettivo 3 dell’Agenda 2030 per lo sviluppo sostenibile, stima che il mondo avrà bisogno di altri 9 milioni di infermieri nei prossimi 10 anni. Professionisti impegnati nei reparti ospedalieri, sul territorio e nelle cure domiciliari, oltre che – ed è il segnale della vitalità di questa professione – nelle aziende, nel mondo del welfare e delle realtà assicurative e del terzo settore.
La professione infermieristica – nel video celebrativo realizzato da UCBM – viene definita dagli stessi protagonisti intervistati “la più bella del mondo” capace di regalare a chi la esercita profonde soddisfazioni umane e di lavoro.
Anche per questo oggi il corso di Laurea in Infermieristica dell’Università Campus Bio-Medico di Roma – dove da oggi e fino al 6 aprile è possibile iscriversi alle prove selettive per il corso di laurea in Infermieristica – si distingue a livello nazionale per il suo 84,9 per cento di occupati dopo 1 anno dalla laurea a fronte di una media nazionale del 73,9% (dati Almalaurea).
Un impegno, quello dell’Università Campus Bio-Medico di Roma nella formazione globale del professionista infermiere che si traduce anche nel sostegno ai più meritevoli con borse di studio che oltre a coprire le tasse universitarie coprono anche i costi di alloggio per chi viene da più lontano.