Il deputato del Movimento Cinque Stelle Manuel Tuzi mette in guardia: «Norma del decreto da correggere. Sfruttare normativa già in vigore per coinvolgere gli specializzandi dell’ultimo anno»
Per fronteggiare l’emergenza Coronavirus, le regioni del Nord stanno richiamando i medici in pensione. Il deputato del Movimento 5 Stelle Manuel Tuzi, anch’egli medico ed impegnato su proposte di legge per la formazione dei giovani medici, critica l’iniziativa: «Lo Stato italiano deve coinvolgere le migliaia di giovani medici che hanno maturato esperienza sufficiente per gestire la situazione. È inaccettabile la richiamata dei medici in pensione, abbiamo bisogno di dare un segnale soprattutto in questo momento sull’importanza del lavoro e delle responsabilità per i giovani medici. Allo stesso tempo non possiamo mettere a rischio la vita degli over 70 richiamandoli in ospedale».
Tuzi ricorda: «La percentuale di mortalità sugli anziani attualmente è elevata, dunque anziché arginare l’emergenza rischiamo di creare nuovi casi di decesso. Va corretta la norma presente nel decreto, mi auguro da medico prima che da deputato che con l’aiuto del Ministro Speranza e del viceministro Sileri che ha già detto che è necessario reclutare nuove leve, si possa correggere questa norma».
«Nella Proposta di legge che abbiamo depositato a dicembre, sulla quale ho lavorato a lungo coinvolgendo le parti interessate, abbiamo già predisposto correttivi per favorire l’ingresso di giovani medici. Spero che questo episodio possa contribuire a farla discutere al più presto, affinché non si lavori sempre sulle emergenze ma si riesca a prevenire il ripetersi di uno scenario simile in futuro. Oltre a questa, in alternativa, è già presente una normativa vigente fatta dall’ex Ministro Giulia Grillo per far partecipare gli specializzandi dell’ultimo anno ai concorsi pubblici. Piuttosto che i medici over 70 si coinvolgano i medici inseriti nelle graduatorie riservate degli specializzandi», propone Tuzi.