«Per supportare le decisioni di allentamento controllato e diversificato sul territorio delle misure di lockdown, occorre confrontare indicatori appropriati sulla forza e sulla gravità dell’epidemia con la capacità del sistema di effettuare diagnosi, identificazione e isolamento dei contatti ed erogare assistenza ai malati. Inoltre, serve l’adesione ad uno stesso metodo di descrizione dell’epidemia al fine […]
«Per supportare le decisioni di allentamento controllato e diversificato sul territorio delle misure di lockdown, occorre confrontare indicatori appropriati sulla forza e sulla gravità dell’epidemia con la capacità del sistema di effettuare diagnosi, identificazione e isolamento dei contatti ed erogare assistenza ai malati. Inoltre, serve l’adesione ad uno stesso metodo di descrizione dell’epidemia al fine di facilitare la raccolta delle informazioni e la costruzione di un quadro immediatamente leggibile per ogni Regione».
LEGGI IL POSITION PAPER DI AIE
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Lo affermano in un comunicato gli epidemiologi italiani dell’AIE che «dopo un primo intervento del 10 aprile scorso – in cui indicavano la necessità che la riapertura fosse condizionata alla capacità di risposta di ogni singola area geografica per limitare la circolazione virale e contenere ulteriori diffusioni epidemiche – oggi puntualizzano in un nuovo corposo documento di dettaglio i punti cruciali per la gestione della fase 2 dell’emergenza Coronavirus, così riassunti:
«Si sottolinea – concludono gli epidemiologi – altresì, la necessità di un’adeguata pianificazione della comunicazione ai cittadini, che dev’essere considerata uno degli strumenti di governo della fase 2, nella prospettiva di dover gestire un lungo periodo di convivenza con il virus».
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