La Federazione italiana sindacale medici uniti fa appello al ministro della salute Roberto Speranza e alle Regioni: «Serve un’alleanza dei professionisti del SSN, una proposta unitaria per una sanità moderna post pandemia»
«Basta ricette cartacee, stop alla burocrazia inutile, dematerializzare certificazioni e le prescrizioni di tutti i farmaci. La pandemia da covid19 impone di entrare urgentemente in una sanità moderna, efficace, e che risponda alle nuove domande di salute, prioritario restituire gli ambulatori dei medici di medicina generale alla loro principale missione: la cura delle persone». Queste le proposte al ministro della salute, Roberto Speranza e ai presidenti delle regioni da parte della Federazione italiana sindacale medici uniti-Fismu.
«Fismu, in tal senso – si legge in un comunicato – crede sia necessaria una alleanza tra tutti i professionisti che operano nel SSN e guarda con interesse al modello Molise, dove insieme, unitariamente, medici e farmacisti si sono fatti promotori del dialogo con la regione».
Ernesto La Vecchia, segretario regionale Fismu Molise, e dirigente nazionale delegato per la comunicazione del sindacato, spiega le ragioni di questa iniziativa, invitando a replicarla in tutto il paese: «In un momento di grande preoccupazione, e con l’incognita di una nuova fase della pandemia coronavirus, ed il possibile ritorno del covid 19 in autunno, Fismu molise e Federfarma Molise, grazie anche alla disponibilità e impegno del suo presidente Luigi Sauro, si sono riuniti per esaminare le possibili soluzioni di una emergenza sanitaria in un territorio, come quello molisano, costellato di piccoli e piccolissimi centri urbani, abitati prevalentemente da una popolazione con un’età media molto elevata».
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«Fismu Molise e Federfarma Molise – continua il segretario – mettendo da parte gli interessi di categoria, hanno chiesto alla regione, alla direzione generale per la salute, un tavolo tecnico, aperto anche a tutte le altre sigle sindacali mediche, per valutare le possibili soluzioni alle problematiche che potrebbero presentarsi questo prossimo autunno. Una stagione in cui, verosimilmente, si dovranno affrontare diverse questioni: una vaccinazione massiccia, e il nodo della dematerializzazione totale delle ricette, con l’eliminazione di tutti gli intoppi burocratici, ma anche la distribuzione dei presidi per diabetici e della protesica sul territorio, anche in regime di ad per il tramite delle farmacie, prendendo in debita considerazione l’esperienza già avuta da altre regioni per cui i farmaci della dd passerebbero in distribuzione per conto, rispettando sempre la volontà del paziente nella scelta della farmacia di riferimento».
«Ebbene – conclude La Vecchia – crediamo che questo dialogo unitario tra professionisti e con le istituzioni, sia necessario in tutto il paese. chiediamo al ministro della salute, speranza, al parlamento, e alle regioni di dare priorità a questo processo di modernizzazione del SSN, gestendolo direttamente, anche per evitare le mille difformità (e spesso interessi privati nella assegnazione/organizzazione delle piattaforme e dei software) che emergono tra regioni e regioni. è urgente agire, lo impone questa cosiddetta ‘nuova normalità’, conseguenza della pandemia da covid19. basta ricette cartacee, stop alla burocrazia inutile, dematerializzare certificazioni e le prescrizioni di tutti i farmaci e non solo. serve una sanità moderna, efficace, e che risponda alle nuove domande di salute, prioritario restituire gli ambulatori dei medici di medicina generale alla loro principale missione: la cura delle persone».
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