Adottare un animale da compagnia è una buona ricetta per vivere in salute e più a lungo facendo risparmiare il Servizio Sanitario Nazionale, ed è un atto di generosità che consente di dare una famiglia a tanti pet abbandonati in canili e gattili, liberando al contempo risorse economiche per i comuni, da investire in servizi […]
Adottare un animale da compagnia è una buona ricetta per vivere in salute e più a lungo facendo risparmiare il Servizio Sanitario Nazionale, ed è un atto di generosità che consente di dare una famiglia a tanti pet abbandonati in canili e gattili, liberando al contempo risorse economiche per i comuni, da investire in servizi per la popolazione più bisognosa.
Per questo Senior Italia FederAnziani lancia un’iniziativa indirizzata alle persone anziane ma non solo che intendano adottare un animale da compagnia. Si tratta del progetto “Insieme è meglio”, nato da una collaborazione tra Senior Italia FederAnziani e Federchimica AISA (Associazione Nazionale Imprese Salute Animale), che ha portato alla mappatura dei canili e gattili d’Italia e alla realizzazione di un database che consentirà a chiunque lo desideri di ricercare la struttura per animali più vicina a casa propria. Il database, ora disponibile in rete sul sito di Senior Italia FederAnziani consente di effettuare una ricerca per Comune. Attraverso il portale è possibile trovare il nome del rifugio, del canile rifugio o canile sanitario, gattile, colonia felina, centro cinofilo, oasi canina o qualsiasi altra struttura sul territorio nazionale all’interno del proprio comune, se ve ne sono, accedendo anche all’indirizzo, al numero di telefono e alla mail.
Il censimento ha portato all’individuazione di 949 strutture. La maggiore concentrazione in Lombardia, con 128 strutture, seguita da Piemonte e Campania (99 strutture), Lazio (87), Emilia Romagna (73), Marche (64), Sicilia (59), Toscana (58), Puglia (57), Veneto (33) Abruzzo, Sardegna e Calabria (31), Liguria (28), Friuli Venezia Giulia (20), Umbria (15), Trentino Alto Adige (14), Basilicata (12), Molise (9), Val D’Aosta (1). Nelle grandi città il primato delle strutture spetta a Roma (24), mentre Palermo conta 11 strutture, Napoli 10, Milano 7, Torino 6.
Sappiamo che gli over 65 sono molto affezionati agli animali da compagnia, infatti oltre un anziano su due ne possiede almeno uno e il trend è in continua crescita. Secondo il rapporto Senior Italia FederAnziani su “Over 65 e Animali da Compagnia”, infatti, la percentuale di proprietari di animali tra i senior è salita dal 39% al 55% tra il 2015 e il 2017. Inoltre ben il 68% degli intervistati afferma che la compagnia del proprio animale influenza molto il proprio benessere fisico e mentale. (Si legga il rapporto di seguito: https://bit.ly/2Heo404)
«Ci auguriamo che questo progetto possa rappresentare un punto di partenza per un lavoro congiunto tra Ministero della Salute, Regioni e mondo dell’associazionismo – dichiara il Presidente di Senior Italia FederAnziani Roberto Messina – per promuovere l’adozione degli animali da compagnia da parte della popolazione, specialmente quella anziana, e per rendere sostenibile il possesso di un pet anche per quei pensionati che hanno difficoltà ad arrivare alla fine del mese e per i quali la compagnia di un animale diventa un bene ancora più prezioso, un modo per sconfiggere l’isolamento, un pretesto per uscire di casa, coltivare relazioni, mantenersi attivi. Chiediamo l’istituzione di un tavolo congiunto fra i principali attori coinvolti (Istituzioni, veterinari, associazioni, mondo dell’impresa) per mettere a punto iniziative e soluzioni e proponiamo di introdurre incentivi per chi adotta un animale da compagnia, sotto forma di detrazioni fiscali, e rimodulazione delle aliquote IVA: esentare alcune prestazioni veterinarie di rilevanza pubblica (es. sterilizzazioni, visita veterinaria di adozione, profilassi anti-zoonosi) e portare in fascia IVA agevolata, al pari dei farmaci veterinari, le cure veterinarie. Inoltre, alcuni enti locali virtuosi hanno ricompensato le adozioni da canili e gattili alleggerendo la tassazione locale (es. tagli alle tasse sui rifiuti)».
Avere un pet «costringe» i senior al movimento e incide quindi positivamente sulla loro salute fisica. Infatti oltre l’89% porta fuori il cane, il 78,7% dei rispondenti lo fa ogni giorno. Per la maggior parte dei senior la presenza di un pet incide positivamente anche sulla salute psichica poiché li mantiene attivi mentalmente. Le attività da svolgere in compagnia del pet sono quelle che vengono svolte più volentieri, seguite dal leggere un libro o ascoltare musica. Per il 68% dei rispondenti la compagnia del proprio pet influenza molto il benessere fisico e mentale.
Da un’analisi della letteratura scientifica internazionale condotta dal Centro Studi Senior Italia emerge che i possessori di cani hanno il 57% di probabilità in più di svolgere attività fisica rispetto a chi non ne ha. I senior >65 anni che possiedono un cane sono più in forma, tanto da dimostrare biologicamente 10 anni di meno. (Zhiqiang Feng et al. della University of St Andrew).
Si pensi che camminare in media 1,4h a giorno avrebbe le seguenti implicazioni:
Ai risparmi legati al diverso stile di vita degli anziani che adottino un animale da compagnia si affiancano quelli determinati dalla riduzione degli animali ospitati nei canili e nei rifugi: un cane in canile, costa mediamente 1.277,50 € all’anno; se moltiplichiamo questa cifra per i cani presenti nei canili rifugio delle Regioni, raggiungiamo la cifra di 161.044.205€ che moltiplicata per sette anni (tempo medio della permanenza in canile di un cane in assenza di adozione) raggiunge la cifra stimata di euro 1.127.309.435€. (Elaborazione Centro Studi Senior Italia FederAnziani). Secondo l’Osservatorio di Senior Italia FederAnziani, i proprietari ‘over 65’ sono possessori responsabili: attenti alle cure veterinarie (l’85% di loro porta regolarmente il proprio animale dal veterinario) e all’accudimento costante del loro mantenimento in salute e benessere.