«Da oggi riprendo il mio posto di lavoro perché sono negativa al Covid, ma adesso non si dimentichi il contratto della sanità privata». Così la dott.ssa Carmela De Rango, Segretario Nazionale della CIMOP (Confederazione Medici Ospedalità Privata) che dopo aver contratto il Coronavirus ed esserne uscita guarita fa una ricognizione sulle prossime mosse che riguardano […]
«Da oggi riprendo il mio posto di lavoro perché sono negativa al Covid, ma adesso non si dimentichi il contratto della sanità privata».
Così la dott.ssa Carmela De Rango, Segretario Nazionale della CIMOP (Confederazione Medici Ospedalità Privata) che dopo aver contratto il Coronavirus ed esserne uscita guarita fa una ricognizione sulle prossime mosse che riguardano i lavoratori della sanità privata.
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«L’esperienza che mi ha toccato relativamente alla positività al Covid19 ha suscitato in me una doppia sensazione: personale, per via dello stato d’animo che ho attraversato e professionale, pensando a quanti colleghi hanno perso la vita combattendo in prima linea contro questo nemico invisibile. Dedico a loro la mia negatività e il mio ritorno al lavoro, certa che la storia renderà omaggio a questa categoria, mandata al fronte senza armi né scudi a fermare il nemico che purtroppo sta opprimendo cittadini e libertà».
E aggiunge: «Al contempo, però, vorrei richiamare l’attenzione sulla dimostrazione di come nei fatti, in occasione della pandemia, vi sia stata una vera e reale parificazione delle attività svolte dai medici dell’ospedalità privata rispetto a quella esercitata dai medici dell’ospedalità pubblica. Per cui auspico una ripresa delle trattative con una rapida chiusura e sottoscrizione del nuovo contratto collettivo nazionale di lavoro, ricordando che la parte normativa aveva trovato una condivisione quasi completa. Mi aspetto l’equiparazione della retribuzione dovuta ai medici dell’ospedalità privata ai tabellari del CCNL della dirigenza medica SSN che al momento risulta inferiore del 50%».
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