Contributi e Opinioni 13 Maggio 2022 17:49

Diabete, al via il corso di formazione per medici libici della Società Italiana di Diabetologia

Il corso a distanza prenderà il via il 16 maggio. Il diabete è in aumento esponenziale soprattutto nei paesi in via di sviluppo come quelli africani affacciati sul Mediterraneo

Il 16 maggio la SID, Società Italiana di Diabetologia presieduta da Agostino Consoli, lancia il primo corso di formazione per i medici libici impegnati nella gestione dei pazienti con diabete. Tale progetto è il frutto della collaborazione istituzionale tra la SID e le Forze Armate Italiane, nell’ambito della Missione Bilaterale di Assistenza e Supporto in Libia MIASIT, sotto il comando dell’Ammiraglio Placido Torresi.

Il corso di formazione a distanza per medici libici prenderà il via il 16 maggio (dalle ore 9.00 alle ore 13.00), e affronterà il problema di salute pubblica di livello mondiale, con un quadro che si prospetta complicato nel tempo, a causa dell’incidenza del diabete in aumento esponenziale, soprattutto nei paesi in via di sviluppo, come quelli africani affacciati sul Mediterraneo.

Per un insieme di fattori di rischio, che comprendono l’inattività fisica, abitudini alimentari inadeguate, l’aumento della pressione arteriosa, la dislipidemia, l’aumentata prevalenza di obesità, nonché fattori socioeconomici che rendono difficoltosa l’attuazione di piani di educazione sanitaria e un adeguato e sistemico accesso alle cure.

Con una piattaforma web dedicata, messa a disposizione gratuitamente, sarà il primo di quattro incontri SID previsti, con il secondo a giugno e il terzo e il quarto a settembre. Un aiuto concreto ai medici impegnati a Tripoli, Misurata, Bengasi, Sebha, e Cufra, che potranno usufruire per un anno, della registrazione di questi moduli, identici per durata al primo, e lasciati a disposizione anche di medici libici non collegati in diretta tramite piattaforma dedicata.

«Questa iniziativa (la prima di una serie) è stata intrapresa per cercare di soddisfare, almeno in parte, le esigenze manifestate dal gruppo di medici libici che fanno capo al National Centre for Disease Control-Lybia, che nel loro Paese, si prendono cura dei pazienti con diabete in contesti molto difficili ha dichiarato la Prof.ssa Anna Solini dell’Università di Pisa, Coordinatore Didattico SID e Responsabile Scientifico del Corso -. Le difficoltà da superare sono molte: geografiche (pensiamo ad un paese dalla superficie enorme con aree abitate molto distanziate le une dalle altre, e con difficoltà soprattutto nella parte meridionale del paese); politiche (il governo applica delle regole molto stringenti nel permettere ai suoi medici di uscire dal paese per partecipare ad eventi formativi di aggiornamento che si tengono all’estero); economiche (le risorse economiche della Libia non permettono al sistema sanitario nazionale locale di erogare lo stesso tipo di assistenza che il paziente con diabete riceve in paesi più ricchi)».

In un contesto così difficile l’aiuto umanitario diventa di inestimabile valore, tra crisi politica e violazione di ogni diritto. Con un processo di transizione verso pace e democrazia ad oggi mai avvenuto. Considerando tra l’altro che la gestione della malattia e delle sue complicanze, soprattutto l’aumentato rischio cardiorenale, non è semplice, si è proceduto alla definizione del corso di formazione. «Situazione che è stata complicata ulteriormente dalla recente pandemia – sottolinea la professoressa Solini –. Insieme a un gruppo di colleghi libici, abbiamo immaginato un percorso formativo, con iscrizione gratuita e attestato di partecipazione, che potesse raggiungere il maggior numero di medici possibile, fornendo loro degli spunti molto pratici (ma rigorosamente supportati dalle linee guida internazionali) su come si possa offrire una buona assistenza clinica ai pazienti tenendo presente la realtà in cui si opera, per ottimizzare dei percorsi di diagnosi e cura con i mezzi a disposizione in una realtà complessa».

 

Iscriviti alla Newsletter di Sanità Informazione per rimanere sempre aggiornato

Articoli correlati
Diabete, Sid: “Aumenta obesità ed accelera declino cognitivo e invecchiamento”. Ecco perché
Gli esperti Sid: "Sovrappeso e obesità sono sempre più comuni tra gli individui con diabete di tipo 1. Ancora, l’eccesso di glucosio potrebbe accelerare il declino cognitivo e la perdita di funzionalità del compartimento staminale, tipica del diabete, è uno dei meccanismi alla base dell’invecchiamento"
Tirzepatide (Eli Lilly) riduce del 94% il rischio di sviluppare diabete di tipo 2 negli adulti con prediabete, obesità o sovrappeso
Nello studio di fase III SURMOUNT-1 tirzepatide - agonista dei recettori GIP e GLP-1 – ha fatto registrare una riduzione del 94% del rischio di progressione al diabete di tipo 2 di adulti con prediabete, obesità e sovrappeso. Tirzepatide è stata valutata 1.032 adulti affetti da prediabete e obesità o sovrappeso per un periodo di trattamento di 176 settimane, seguito da un periodo senza trattamento di 17 settimane
L’olio evo contrasta diabete, ipertensione e sindrome metabolica
L'olio extravergine di oliva (Evo) gioca un ruolo chiave nel contrastare l'insorgenza delle patologie cronico-degenerative non trasmissibili come il diabete mellito, l'ipertensione arteriosa, la sindrome metabolica, i tumori, le malattie a carico del sistema nervoso e la malattia renale cronica. Lo confermano le ricerche condotte e in corso all'Università degli Studi di Roma Tor Vergata
di V.A.
Diabete di tipo 2: remissione possibile con stile di vita sano, benefici anche per cuore e reni
Il diabete di tipo 2 può essere "curato" perdendo peso e, in generale, adottando uno stile di vita sano, riducendo significativamente il rischio di malattie cardiovascolari e renali. Queste sono le conclusioni di uno studio dell’Associazione europea per lo studio del diabete (EASD), pubblicato sulla rivista Diabetologia
Diabete di tipo 1, se compare in bimbi under 10 ruba 16 anni di vita
L'Italia è il primo paese al mondo ad aver istituito uno screening del diabete di tipo 1 che come prima e importante conseguenza positiva consentirà di prevenire la chetoacidosi. Oggi infatti il 40% delle diagnosi di diabete di tipo 1 avviene in ritardo a seguito di un esordio drammatico, Senza contare che, quando la malattia ha un esordio precoce, prima dei 10 anni di età, si possono arrivare a perdere ben 16 anni di aspettativa di vita. Questi sono i messaggi lanciati da Valentino Cherubini, presidente della Società Italiana di Endocrinologia e Diabetologia Pediatrica (Siedp) che lancia un appello in occasione della Giornata Mondiale del Diabete che si celebra domani
di V.A.
GLI ARTICOLI PIU’ LETTI
Advocacy e Associazioni

Diabete: visita al fondo dell’occhio fuori dai Lea. Fand: “Si faccia un passo indietro”

Fare fronte, con un opportuno passo indietro, alla uscita della visita al fondo dell’occhio dai Lea e reinserirla quanto prima per evitare il grave impatto che questa decisione potrà aver...
Salute

Ricetta cartacea addio: dal 1° gennaio 2025 previste solo quelle elettroniche

Ora, salvo le eccezioni ancora consentite durante questa fase transitoria, saranno 488mila i medici e gli odontoiatri che prescriveranno le ricette in formato elettronico
di I.F.
Advocacy e Associazioni

Fibromialgia, le Associazioni pazienti in Senato: “Inserimento nei Lea e istituzione di PDTA tra le principali richieste”

AISF ODV E CFU: “Ribadite le richieste di modifica al disegno di legge per soddisfare realmente i bisogni dei pazienti con fibromialgia”
Salute

Obesità, una Commissione Globale propone una revisione della diagnosi: “Ecco quando l’eccesso di peso è patologia”

La Commissione sull’Obesità Clinica raccomanda un nuovo approccio, con più sfumature, nel quale vengono usate in aggiunta al BMI anche delle misure del grasso corporeo – ad e...
di I.F.