In Italia le imprese del comparto della diagnostica in-vitro (IVD) che producono e/o distribuiscono dispositivi per la diagnostica di laboratorio e la diagnostica molecolare, con i loro 1,6 miliardi di fatturato annuo rappresentano il 15% del totale. Ma si fatica a reperire candidati
Quando università e impresa si mettono insieme per raggiungere un obiettivo, la sinergia che ne nasce non può che essere virtuosa. Così è stato all’Università Campus Bio-Medico dove il gioco di squadra ha portato all’istituzione di un Corso di Alta Formazione in “Product and Sales Specialist nella diagnostica di laboratorio”, corso unico in Italia per formare una nuova figura professionale diventata, oramai, essenziale nell’ambito del mondo dei laboratori biomedici e molto richiesta dalle aziende di settore.
Il Corso nasce, infatti, dalla costruzione di un circolo virtuoso tra mondo universitario e mondo del lavoro che richiede sempre più nuove figure professionali.
In Italia le imprese del comparto della diagnostica in-vitro (IVD) che producono e/o distribuiscono dispositivi per la diagnostica di laboratorio e la diagnostica molecolare, con i loro 1,6 miliardi di fatturato annuo rappresentano il 15% del totale stimato per la regione UE allargata e, a oggi, nonostante impieghino circa 7mila addetti faticano a reperire candidati che posseggano le capacità e le competenze sia per lavorare a contatto diretto con il cliente utilizzatore di detti dispositivi con un approccio “client specific”, sia per fornire all’azienda i feedback necessari per il perfezionamento del prodotto. Ed è da questa necessità, manifestata da Aziende italiane leader nel settore della produzione e/o distribuzione di IVD all’Università Campus Bio-Medico di Roma che, grazie a un unicum tra l’Università e il Policlinico che è nato questo Corso di Alta Formazione, co-diretto dalla Prof.ssa Marcella Trombetta, Coordinatore della Ricerca della Facoltà Dipartimentale di Ingegneria che forma coloro che progettano e realizzano i dispositivi, e il Dott. Roberto Virgili, Coordinatore Tecnico del Laboratorio di Anatomia Patologica del Policlinico Universitario Campus Bio-Medico e Consigliere della Commissione d’Albo di Roma Tecnici Sanitari di Laboratorio Biomedico che incarna gli utilizzatori finali di detti dispositivi.
Il Corso, alla sua prima edizione, che vede tra i partecipanti Laureati in Tecnico di Laboratorio Biomedico, Biotecnologie e Ingegneria Biomedica, ha avuto il via presso la sede distaccata dell’Università presso Copernico Repubblica, un ecosistema di smart working e innovazione, in presenza del Direttore Generale dell’Università Campus Bio-Medico di Roma, Dott. Andrea Rossi, del Prof. Roberto Guida, AD di Rome Innovation Hub che gestisce a Roma il marchio di Copernico e, soprattutto, del Presidente della Società Italiana di Medicina Diagnostica e Terapeutica Dott. Fernando Capuano, e il Presidente dell’Albo dei Tecnici Sanitari di Laboratorio Biomedico di Roma nonché Vice-Presidente dell’ANTeL – Associazione Italiana Tecnici Sanitari di Laboratorio Biomedico Dott. Paolo Casalino, che, insieme alla Associazione Scientifica per la Sanità Digitale hanno sposato il progetto e patrocinato il Corso.
Il Presidente Casalino sottolinea come «le innovazione tecnologiche e metodologiche viaggiano velocemente e, quindi, hanno bisogno di professionisti con competenze adeguate anche sull’aspetto manageriale che questo corso presentato può dare».
«La medicina di laboratorio rappresenta il crocevia nel percorso diagnostico di ogni paziente», sottolinea Roberto Virgili. «L’automazione e l’innovazione tecnica e tecnologica di tale branca – continua Virgili – ha portato le aziende di settore a sviluppare sistemi sempre più complessi che necessitano di figure specifiche per far sì che gli operatori sanitari possano sfruttare a pieno le strumentazioni ad essi dedicati; altrettanto dicasi per il settore ricerca e sviluppo».
«La figura professionale dello “specialist” per IVD è in crescita esponenziale trainata dalla richiesta, sempre più pressante, di dispositivi per la diagnostica in-vitro in grado di rispondere a una medicina sempre più personalizzata sul paziente», afferma Marcella Trombetta «e a oggi circa l’80-90% dei CV valutati per questa figura professionale vengono scartati già in fase di preselezione aziendale, poiché i candidati non presentano un percorso formativo adeguato non solo per accompagnare l’acquirente nella scelta, nella formazione all’utilizzo e nell’assistenza post-vendita del prodotto, ma, soprattutto, per fornire all’azienda i feedback necessari per il perfezionamento del dispositivo a partire dal design fino alla sua produzione. Si è formulato, quindi, con le Aziende partner e il Servizio Formazione Post-Lauream del nostro Ateneo un percorso formativo in grado di rispondere all’esigenza di professionisti competenti, grazie anche all’ sperienza “sul campo” data dal training presso le Aziende partner che consente al partecipante al Corso un confronto diretto con il mondo e le filosofie aziendali».
«La figura professionale dello “specialist” di IVD» conclude Roberto Virgili «incontra una forte domanda, veicolata anche attraverso social quale Linkedin, ma, a oggi, non una risposta adeguata alla quale noi, con il Corso di Alta Formazione in “Product and Sales Specialist nella diagnostica di laboratorio” siamo certi di poter ambire».
«Inauguriamo il primo corso tailor made dell’Università Campus Bio-Medico di Roma presso la sede di Via Salandra di Copernico Repubblica, uno spazio al centro di Roma che il nostro Ateneo ha voluto fortemente per focalizzarsi sulla formazione per le aziende – afferma Andrea Rossi, Direttore Generale del Campus Biomedico -. Non a caso è stato scelto uno spazio di co-working e innovazione per la formazione “con” e “per” le aziende. Riteniamo infatti che l’integrazione tra mondo accademico e mondo aziendale debba essere sempre più stringente se vogliamo che la formazione possa realmente rispondere a quelle che sono le linee strategiche delle aziende da qui ai prossimi anni. Questo stiamo perseguendo come Università Campus Bio-Medico di Roma. Questo corso nasce proprio da un bisogno espresso dalle aziende del settore che vogliono formare professionisti in una logica multidisciplinare; molte sono state le richieste e presto avvieremo una II edizione. Un ringraziamento a tutti coloro che hanno creduto e lavorato a questo progetto».
ll Presidente Nazionale Simedet Fernando Capuano, nell’indirizzo di saluto, ha evidenziato l’importanza del carattere multidisciplinare e multiprofessionale del Corso di Perfezionamento e di Alta formazione post laurea promosso dall’università Campus Biomedico di Roma con il supporto di aziende leader nel settore dei dispositivi medico diagnostici di Laboratorio: «Il Corso crea un sinergia funzionale tra Aziende e Università, valorizzando il capitale umano delle Professioni Sanitarie e creando valide opportunità lavorative nel campo del product manager».