Contributi e Opinioni 28 Gennaio 2020 13:55

Dieci anni per salvare l’oceano. Marevivo supporta il Blue Manifesto: azioni concrete, non si può più aspettare

Visto che gli obiettivi, posti nel 2008 a livello europeo, di conseguire un buono stato ecologico dell’ambiente marino entro il 2020 come indicato dalla Marine Strategy a tutt’oggi non sono stati raggiunti, Marevivo si mobilita per lanciare un grido di allarme sullo stato di salute dei nostri mari. Oggi, 102 organizzazioni ambientaliste, coordinate da Seas […]

Visto che gli obiettivi, posti nel 2008 a livello europeo, di conseguire un buono stato ecologico dell’ambiente marino entro il 2020 come indicato dalla Marine Strategy a tutt’oggi non sono stati raggiunti, Marevivo si mobilita per lanciare un grido di allarme sullo stato di salute dei nostri mari.

Oggi, 102 organizzazioni ambientaliste, coordinate da Seas At Risk, BirdLife Europe, ClientEarth, Oceana, Surfrider Foundation Europe e WWF International lanciano il “Blue Manifesto”. Il piano di salvataggio delinea azioni concrete da realizzare entro date prestabilite al fine di invertire la tendenza del degrado e inquinamento di oceani e coste.

Monica Verbeek, Direttore Esecutivo di Seas At Risk, ha dichiarato: “L’oceano ricopre il 70% della superficie terrestre, mitiga i cambiamenti climatici e fornisce ossigeno – è il sistema di supporto del Pianeta. Per svolgere le sue funzioni vitali l’oceano ha bisogno di essere sano e popolato di vita. Esortiamo i leader politici dell’Ue a portare l’oceano al centro dell’agenda politica e a rendere un oceano sano una realtà. Il Blue Manifesto lanciato oggi è la risposta Blu al Green Deal.”

“Bisogna agire con urgenza, non c’è più tempo, il Blue Manifesto non è solo teoria, ma è una pianificazione pragmatica e ben studiata che deve guidare l’Europa nei prossimi 10 anni. Marevivo è da sempre in prima linea nella protezione del Mediterraneo, un bacino semichiuso e per questo più a rischio. Si stima che la sua temperatura stia salendo più velocemente del 20% rispetto alla media globale, con conseguenze disastrose”, ha dichiarato Rosalba Giugni, presidente di Marevivo. “Per un’azione che dia risultati concreti serve però il coinvolgimento di tutti i Paesi che si affacciano sul Mediterraneo, anche quelli extraeuropei, come da noi già proposto nell’ambito della Cop 21 di Napoli”.

LEGGI ANCHE: CAMBIAMENTI CLIMATICI E SMOG, D’AMATO: «ALLARME POLLINI ALLERGENICI, IN AUMENTO ASMA E MUCOSITI»

Per essere efficace, il cambiamento deve essere attuato sia in mare che sulla terraferma. Le ONG chiedono:

  • Che almeno il 30% dell’oceano sia protetto per la maggior parte o interamente entro il 2030
  • Il passaggio ad una pesca a basso impatto
  • Di assicurare un oceano libero dall’inquinamento
  • La pianificazione di attività umane a supporto del ripristino degli ecosistemi marini

La situazione degli ecosistemi marini di tutto il mondo è grave, come avvertono i recenti report rilasciati dall’IPCC (Gruppo intergovernativo sul cambiamento climatico) e dall’IPBES (Intergovernmental science policy platform on biodiversity and ecosystem

services). È necessario adottare misure urgenti e l’Europa può svolgere un ruolo di primo piano dell’affrontare questa sfida. L’adozione delle raccomandazioni presentate nel Blue Manifesto metterà l’Europa sulla giusta direzione per proteggere e ripristinare la salute dell’oceano, che è sempre più messa a rischio e da cui dipende la vita sulla Terra. Con il Green Deal, la Commissione Europea si è impegnata ad attuare strategie reali in materia di clima e biodiversità, che sposteranno gli investimenti e la legislazione verso un futuro rispettoso del clima e dell’ambiente. Le ONG chiedono ora alla Commissione Europea di garantire che l’oceano sia parte integrante di queste strategie, seguendo le linee guida proposte nel Blue Manifesto.

Le principali ONG ambientaliste invitano i cittadini, le istituzioni e gli stakeholder a partecipare alle attività gratuite organizzate durante la Ocean Week dal 3 al 9 febbraio 2020, per scambiare esperienze e soluzioni sulle sfide che la vita nei nostri oceani e nelle comunità costiere di trovano ad affrontare. Per l’occasione Marevivo ha organizzato una pulizia della spiaggia di S’Arena in località Gonnesa (Sud Sardegna), mercoledì 5 febbraio alle ore 15.

Articoli correlati
Clima pazzo e inquinamento aumentano il rischio di maculopatie senili
La crisi climatica e l’inquinamento atmosferico ad essa legato rappresentano un’urgenza anche per la salute dei nostri occhi,  che va ben oltre quella finora considerata di congiuntiviti e occhio secco. Uno studio canadese, il più ampio mai realizzato, pubblicato il mese scorso su Ophthalmic Epidemiology e condotto su 1,7 milioni di americani over 65, ha evidenziato una correlazione significativa tra maggiore probabilità di gravi problemi alla vista e temperature più elevate
di V.A.
Il clima influenza la diffusione delle malattie trasmesse dalle zanzare
Il clima ha un impatto importante sull'incidenza delle malattie trasmesse dalle zanzare. Quello locale influisce su scala annuale, quello globale invece ogni 2-4 anni. A scoprirlo è uno studio guidato da Bernard Cazelles dell’Institut de Biologie de l’Ecole Normale Superieure della Sorbonne. I risultati sono stati pubblicati sulla rivista Science Advances
Società italiana di Igiene: «La salute dell’ambiente è una priorità di sanità pubblica»
L'ambiente influenza in modo determinante la salute di una popolazione. Per questo i professionisti della sanità sono chiamati ad assumersi la responsabilità di prendere decisioni strategiche che pongano la salute ambientale al primo posto. Questo, in estrema sintesi, il messaggio emerso dal 56esimo congresso nazionale della Società italiana di Igiene, Medicina Preventiva e Sanità Pubblica (SItI), nella sessione «Ambiente e decisioni Operative il ruolo della Sanità Pubblica»
Pnrr: Toscana, 5,6 milioni di euro contro i rischi da clima e ambiente
Grazie alle risorse messe a disposizione dal Piano nazionale di ripresa e resilienza (Pnrr), la Toscana avrà a disposizione circa 5 milioni e 623 mila euro per l’acquisto di strumentazioni e macchinari al servizio del sistema di prevenzione della salute dai rischi ambientali e climatici. L’obiettivo è quindi quello di prevenire, controllare e curare le […]
Inquinamento atmosferico, il killer silenzioso che uccide più del Covid (ma fa meno rumore)
Miani (SIMA): «Ogni anno in Italia circa 80mila persone muoiono prematuramente per inquinamento atmosferico». E i tumori pediatrici aumentano a velocità doppia rispetto alla media UE
GLI ARTICOLI PIU’ LETTI
Advocacy e Associazioni

Percorso Regolatorio farmaci Aifa: i pazienti devono partecipare ai processi decisionali. Presentato il progetto InPags

Attraverso il progetto InPags, coordinato da Rarelab, discussi 5 dei possibili punti da sviluppare per definire criteri e modalità. Obiettivo colmare il gap tra Italia e altri Paesi europei in ...
Advocacy e Associazioni

Disability Card: “Una nuova frontiera europea per i diritti delle persone con disabilità”. A che punto siamo

La Disability Card e l'European Parking Card sono strumenti che mirano a facilitare l'accesso ai servizi e a uniformare i diritti in tutta Europa. L'intervista all'avvocato Giovanni Paolo Sperti, seg...
Sanità

I migliori ospedali d’Italia? Sul podio Careggi, l’Aou Marche e l’Humanitas di Rozzano

A fotografare le performance di 1.363 ospedali pubblici e privati nel 2023 è il Programma nazionale sititi di Agenas. Il nuovo report mostra un aumento dei  ricoveri programmati e diu...