Due giorni di confronto e approfondimento per i farmacisti di tutta la Sardegna, ma anche l’occasione per tributare il dovuto riconoscimento ai colleghi che hanno toccato il traguardo di 50 e 60 anni di attività professionale e per conferire il “Caduceo d’oro” – massimo riconoscimento attribuito dagli Ordini dei Farmacisti alle personalità che si sono […]
Due giorni di confronto e approfondimento per i farmacisti di tutta la Sardegna, ma anche l’occasione per tributare il dovuto riconoscimento ai colleghi che hanno toccato il traguardo di 50 e 60 anni di attività professionale e per conferire il “Caduceo d’oro” – massimo riconoscimento attribuito dagli Ordini dei Farmacisti alle personalità che si sono distinte nell’ambito della Sanità – alla Professoressa Anna Maria Fadda, farmacista, direttore del Dipartimento di Scienze della Vita e dell’Ambente dell’Università di Cagliari. Questo il significato della manifestazione organizzata per il 22 settembre a Oristano dagli Ordini dei Farmacisti di Cagliari, Nuoro, Sassari e appunto Oristano, che sarà preceduta il giorno prima da una seduta del Comitato Centrale della Federazione degli Ordini dei Farmacisti Italiani, aperto ai Consigli delle rappresentanze provinciali dell’isola. Per il presidente dell’Ordine ospite, Gianfranco Picciau, egli stesso membro del Comitato Centrale «è un segno di quanto la politica della Federazione, sotto la guida del presidente Andrea Mandelli, sia attenta alle specificità del territorio, alle diverse criticità ed esperienze delle diverse aree del paese. Un aspetto importantissimo soprattutto ora che la nostra professione, grazie al modello della farmacia dei servizi, si propone come un attore centrale dell’assistenza sul territorio in collaborazione con gli altri professionisti della salute».
Un tema, questo, che riporta direttamente alle specificità della Regione sarda, dove circa un terzo della popolazione, 520mila persone, vivono in piccoli comuni e in aree rurali nelle quali la farmacia rappresenta il solo presidio sanitario di prossimità disponibile. «Sono in maggioranza piccole farmacie – 119 in comuni sotto i mille abitanti – nelle quali opera spesso opera il solo titolare e che in sostanza offrono un servizio continuo H24 per una serie di prestazioni che vanno oltre la dispensazione del farmaco», spiega Picciau. La Sardegna, peraltro, può anche dirsi terra di sperimentazione del nuovo modello della farmacia dei servizi, come prova per esempio l’esperienza pionieristica del monitoraggio dei pazienti in terapia anticoagulante stabilizzati nelle farmacie avviato in collaborazione con la cooperativa dei farmacisti Cosafaca (poi Unifarm) e Federfarma. Oggi, grazie alla Legge 69/2009 promossa dalla FOFI sulla farmacia dei servizi, e ai successivi provvedimenti che giungono fino all’atto di indirizzo per il rinnovo della Convenzione delle Farmacie e al Patto per la Salute siglato nel 2018, c’è la reale possibilità che la rete delle farmacie possa effettivamente prendere in carico i pazienti ed erogare tutte le prestazioni che il farmacista può svolgere: dal supporto all’aderenza alle terapie alle campagne di prevenzione alla diagnostica di prima istanza. Questi temi e gli altri collegati saranno affrontati anche nell’importante Convegno della mattinata di domenica che sarà aperto dagli interventi del presidente della FOFI, Onorevole Andrea Mandelli e dell’Assessore alla Sanità, Mario Nieddu, e da una tavola rotonda alla quale parteciperanno, con il Presidente Mandelli e l’Assessore Nieddu, il vicepresidente della FOFI e presidente della Fondazione Cannavò, Senatore Luigi D’Ambrosio Lettieri, il Tesoriere Mario Giaccone e il presidente nazionale di Federfarma Marco Cossolo.
L’Appuntamento è fissato per le ore 9,40 presso l’ Horse Country Resort di Arborea nella giornata del 22 settembre.