L’analisi in occasione del decennale di Farma.Invest. L.A.D. Muzio: «Ruolo farmacista punto di partenza per la farmacia post covid»
È una farmacia “sospesa” tra le perdite di fatturato e la significativa affermazione del ruolo del farmacista e della stessa farmacia quale avamposto del Servizio Sanitario Nazionale quella che sta uscendo dal lungo tunnel della pandemia. È quanto emerso nel corso del convegno organizzato per il decimo anno di attività della Farma.Invest, la società di capitale con più di 100 soci farmacisti; una holding che opera nel settore farmacia, diversificando le proprie attività e coadiuvando i farmacisti nella gestione imprenditoriale della propria farmacia.
Suggestiva la location del Resort Aquapetra di Telese che ha accolto i vertici nazionali e regionali di Federfarma, Sunifar, Credifarma, Promofarma e Federfarma Servizi oltre a rappresentanti di Federfarma ed Ordini provinciali. A fare gli onori di casa il Presidente dell’Ordine beneventano Maurizio Manna, seguito dal Presidente di Federfarma Nazionale Marco Cossolo, che ha dato ai presenti un quadro del comparto farmacia e un disegno dei prossimi scenari che attendono i farmacisti e gli operatori del settore.
Dopo i saluti e i ringraziamenti del Presidente di Farma.Invest, Michele Falco, è toccato all’amministratore delegato Mario Muzio fotografare lo scenario del “sistema farmacia” evidenziando come anche «il comparto farmacia sia stato fortemente influenzato dalla emergenza sanitaria. Il 2020 marcava un primo trimestre in forte crescita, ma, causa lockdown, il trimestre aprile/giugno ha scontato grosse perdite. Gli ultimi due trimestri dell’anno colpiti da ripetuti provvedimenti restrittivi della limitazione alla mobilitazione oltre all’assenza di patologie non hanno consentito il recupero auspicato». Il canale farmacie è riuscito a limitare le perdite, secondo Muzio, «grazie al ruolo fondamentale del farmacista quale professionista della salute ed alle nuove attività in farmacia come i tamponi ed i vaccini, affermandosi come avamposto nella guerra al Covid 19 nella prima fase e come presidio sanitario nei mesi successivi».
«Fondamentale – ha concluso Muzio nel suo intervento – il contributo di un’efficace politica sindacale che è riuscita a restituire al farmacista un ruolo di primaria importanza, acquisendo una centralità che rappresenta un nuovo punto di partenza per la farmacia post covid».
Dopo la parte convegnistica i soci Farma.Invest si sono riuniti per l’assemblea ordinaria annuale: presenti il 96% dei votanti. Approvato il bilancio 2020 che ha fatto registrare un utile di €.540.000,00; rinnovato con voto unanime anche il consiglio di amministrazione per il prossimo triennio. Riconfermati i consiglieri Michele Falco, Mario Muzio, Teresa Bifulco, Carlo Lanzara, Marco Morrone, fanno ingresso i nuovi membri Giulio Landi e Ettore Novellino. In chiusura, nuovo aumento di capitale di €2.000.000/00 per aumentare il numero dei soci e nuovi investimenti.
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