Contributi e Opinioni 9 Dicembre 2020 17:59

Farmacisti italiani: gli altri eroi della pandemia

La nuova campagna di DOC Generici per dire grazie ai farmacisti, punto di riferimento per gli italiani in tempo di lockdown e COVID-19. Anche a loro i pazienti hanno consegnato uno dei beni più preziosi: la fiducia

Mai come in questi mesi bui le farmacie, che sono sempre rimaste aperte, hanno rappresentato per tutti una presenza costante e rassicurante: un vero e proprio presidio sanitario di consulenza sul territorio. Durante i momenti di lockdown più stringente, la croce verde della farmacia è rimasta sempre accesa, diventando punto di riferimento per tutti coloro che, smarriti in questo nuovo contesto, vedevano nella farmacia un posto accessibile e vicino, con un professionista serio e preparato, disponibile anche ad una parola di sollievo. Da sempre accanto ai farmacisti, DOC Generici vuole riconoscere loro il valore di questa scelta costante ringraziandoli per il cruciale impegno e la dedizione a supporto della popolazione e ha scelto di farlo con un film suggestivo dal titolo ‘Quando sei farmacista’.

Nel video, ideato da McCANN Health Italia, si raccontano le farmacie come punto di riferimento e simbolo di costante vicinanza, giorno e notte. Recandosi in farmacia per il turno di notte, una farmacista racconta – con un monologo che ha il sapore di una presa di coscienza collettiva – del suo rapporto con i cittadini e il territorio. Un rapporto che è simbolicamente rappresentato dalla luce verde dell’insegna farmacia, sempre accesa e rassicurante, che riesce ad illuminare costantemente anche i momenti più bui e difficili che ci troviamo ad affrontare.

Oggi che siamo davanti alla seconda ondata di questa pandemia che, a causa dell’isolamento, ha tolto a molti la possibilità di avere una rassicurazione nelle persone più vicine e nei propri cari, anche e soprattutto quello con il farmacista diventa un legame importante: un legame con coloro che mettono al servizio della comunità la propria esperienza.

«Noi farmacisti siamo i professionisti sanitari rimasti più accessibili durante il primo periodo di emergenza, quando i cittadini che si trovavano disarmati di fronte a questa pandemia, si sono rivolti proprio a noi per chiedere consigli e sostegno – spiega Andrea Giacomelli, farmacia del Belvedere a Pistoia – . È stato questo il servizio che abbiamo offerto più spesso per aiutare i pazienti ad affrontare una situazione inaspettata che ha creato tanta ansia e tanto smarrimento per tutti. In quel momento noi eravamo lì per dare certezze e serietà e ci siamo ancora adesso».

L’esperienza di ogni farmacista, in questo periodo emergenziale è stata estremamente articolata, non solo per la novità delle richieste, ma anche per la forte preoccupazione sulla messa in sicurezza del personale e dei clienti, affinché si recassero in un luogo sicuro. I farmacisti stanno facendo rete, risolvendo insieme le difficoltà dovute, ad esempio, alle chiusure in caso di positività, soprattutto in zone meno densamente popolate e in cui la farmacia costituisce l’unico presidio sanitario disponibile a poca distanza.

«Uno degli elementi più impegnativi di questa emergenza è sicuramente la distanza che rende particolarmente difficile fornire conforto senza contatto – racconta Salvatore Caruso, Farmacia Caruso a Siracusa – . È stato molto faticoso trasformare all’improvviso il nostro modo di lavorare affinché la gente non percepisse la distanza fisica anche come una distanza emotiva, rafforzando invece ulteriormente l’empatia. Non abbiamo mai smesso di esserci in questo periodo, né abbiamo mai cessato la nostra funzione di riferimento che, anzi, è stata amplificata».

«Quello che non scorderò di questa esperienza è il grande spirito di fratellanza e unione nato tra noi colleghi – afferma Massimiliano Fracassi, Farmacia Sant’Andrea Alla Barca di Bologna –. Ho visto tantissimi gesti di grande disponibilità e attaccamento al lavoro nei contesti più diversi, dal piccolo comune alla farmacia della grande metropoli. Il nostro rapporto con il cliente è cambiato radicalmente nelle modalità e affrontando insieme un momento di grande prova si è soprattutto rinsaldato. Oggi le persone continuano a rivolgersi a noi per cercare con ancora più fiducia le risposte alle loro domande di salute».

«Abbiamo scelto di realizzare una campagna che ringrazi i farmacisti perché pensiamo che il loro impegno meriti di non passare inosservato – dichiara Riccardo Zagaria, CEO di DOC Generici – . Anzi, vogliamo mettere in luce la dedizione con cui anche questi professionisti della salute hanno fatto della loro professione una vera e propria missione in questo periodo difficile. Il ruolo della farmacia è oggi più che mai quello di un riferimento per tutti coloro che sono disorientati, spaventati e investiti da informazioni divergenti. Noi, a nostra volta, vogliamo rassicurare i farmacisti sul fatto che non saranno mai soli».

 

 

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