“È inammissibile che i farmacisti debbano pagare multe salate, a causa dei disservizi di Ama e quindi del Comune”: il presidente di Federfarma Roma, Vittorio Contarina, non è più disposto a tollerare l’emergenza rifiuti nella Capitale, problematica che sta interessando non solo i cittadini ma anche i farmacisti e tanti esercenti. Dopo il caso della […]
“È inammissibile che i farmacisti debbano pagare multe salate, a causa dei disservizi di Ama e quindi del Comune”: il presidente di Federfarma Roma, Vittorio Contarina, non è più disposto a tollerare l’emergenza rifiuti nella Capitale, problematica che sta interessando non solo i cittadini ma anche i farmacisti e tanti esercenti. Dopo il caso della farmacista multata a maggio, nelle scorse settimane altre multe sono state elevate a farmacisti, costretti a porre i rifiuti (in questo caso carta e cartone che ovviamente producono in abbondanza) nei cassonetti pubblici, a causa del mancato servizio pagato, riservato proprio agli esercizi commerciali.
“Il Comune sta facendo cassa con i suoi stessi disservizi e sulla pelle dei farmacisti – tuona Contarina-. Oltre a una situazione di degrado per la città, si parla anche e soprattutto di salute per i cittadini e per gli utenti delle farmacie: è un problema di igiene, indispensabile per i presidi. Le farmacie sono sommerse dai cartoni, i ripostigli esplodono perché nessuno passa a ritirare la carta o perché non vengono consegnati gli appositi contenitori per la differenziata. Tutte situazioni segnalate ad Ama dai farmacisti che a loro volta sono stati poi multati dai vigili perché costretti a gettare i cartoni nei cassonetti adibiti al pubblico. La situazione a Roma non è più sostenibile. Con quale coraggio il Comune multa il farmacista per una mancata gestione dei rifiuti stessi, servizio che peraltro i farmacisti pagano? Siamo estremamente indignati e faremo un esposto ai NAS per il mancato rispetto delle condizioni igieniche”.
Cresce dunque il disagio e la rabbia tra i farmacisti che segnalano i disservizi e che mostrano grande preoccupazione, dal momento che le farmacie devono seguire standard igienico sanitari che rischiano di non essere rispettati.
Tra la fine di maggio e il mese di giugno ci sono stati altri casi, dopo quello della dottoressa Passalacqua, di farmacisti multati. Il dottor Emilio Manfredi, farmacista in piazza Regina Margherita, ha documentato, con tanto di foto, il mancato passaggio di Ama la sera del 30 maggio. “Il giorno dopo i vigili sono passati a darmi la multa, di ben 600 euro, per aver buttato il cartone, ormai sporco di urina di cane, all’interno del cassonetto pubblico adibito proprio alla carta. Non potevo riportare in farmacia il cartone sporco e, non avendo usufruito del servizio che mi spetta, l’ho gettato in quel cassonetto. Appena risaliti alla farmacia, i vigili non hanno esitato a dare la multa”.
Una multa di 250 euro è stata comminata anche ad una farmacia in zona Ostiense con la motivazione: “Rifiuti di carta fuori dai cassonetti”. “Ama – spiega il titolare dell’esercizio -, non ci ha mai consegnato gli appositi bidoni per il cartone, ma solo quelli per vetro e indifferenziata, che a noi non servono. Gli stessi operatori di Ama ci hanno detto di lasciare il cartone vicino ai cassonetti adibiti in quanto non in possesso di appositi contenitori per le farmacie e subito dopo ci hanno multati. Ma non solo: a domanda precisa su dove collocare i cartoni, AMA ci ha riposto ponendoli non a fianco ne’ dentro, ma sopra al cassonetto”.
“Non abbiamo più pazienza, questa è una presa in giro. Ci chiediamo poi se ci sia una direzione verso la quale sia più corretto collocare i rifiuti sopra i cassonetti – aggiunge sarcastico Contarina – verso nord, sud, ovest o est? Attendiamo con ansia una risposta”.