«Promuovere e tutelare la salute delle donne è la mission della professione ostetrica rimanendole accanto anche in un momento difficile come la scelta dell’interruzione volontaria della gravidanza (IVG), da realizzare in sicurezza secondo specifico percorso diagnostico terapeutico assistenziale». Commentano così la Giornata internazionale per l’aborto sicuro i vertici della Federazione Nazionale degli Ordini della Professione di Ostetrica (FNOPO). «Pensare […]
«Promuovere e tutelare la salute delle donne è la mission della professione ostetrica rimanendole accanto anche in un momento difficile come la scelta dell’interruzione volontaria della gravidanza (IVG), da realizzare in sicurezza secondo specifico percorso diagnostico terapeutico assistenziale».
Commentano così la Giornata internazionale per l’aborto sicuro i vertici della Federazione Nazionale degli Ordini della Professione di Ostetrica (FNOPO). «Pensare di poter imporre, per qualsiasi ragione e con qualsiasi mezzo, a una donna di scegliere per il proprio corpo e il proprio futuro di essere o meno madre non è solo eticamente sbagliato – spiega la Presidente FNOPO Maria Vicario – ma è soprattutto pericoloso in quanto può compromettere la salute psicofisica della donna che ha assunto la decisione di ricorrere all’IVG. Lo dicono innanzitutto i numeri dei decessi delle donne che ricorrono ad aborti clandestini, sembrerebbero in diminuzione, praticati nella totale assenza di sicurezza, di igiene e di professionalità di chi opera».
La critica a posizioni restrittive nei confronti dell’aborto arriva anche dall’Alto Commissario per i Diritti Umani delle Nazioni Unite che fa da eco ai numeri allarmanti dell’Onu e Oms di donne che, quando non muoiono, subiscono gravi danni dopo interventi “macellai”.
«La vera difesa della vita., della salute delle donne non si attua proibendo o rendendo quasi impossibile usufruire della IVG presso in strutture pubbliche e/o convenzionate accreditate o perfino dichiarandolo illegale – aggiungono le componenti del Comitato centrale FNOPO -. La nostra professione, in particolare, sa quanto sia doloroso per la donna prendere questa decisione per le implicazioni fisiche e soprattutto emotive che comporta. Per questo motivo chiediamo che ci sia maggior attenzione e impegno nel salvaguardare strutture di assistenza sanitaria essenziali come i consultori, dove è necessario che sia sempre la ostetrica a promuovere e tutelare da salute delle donne anche quando di parla. con le adolescenti o le adulte, di contraccezione, di sesso sicuro e di genitorialità responsabile».
«È evidente che qualora la donna fosse fermamente convinta nel voler praticare una interruzione di gravidanza – conclude la presidente FNOPO -, le ostetriche, in virtù della loro mission, saranno sempre al fianco delle donne con competenza e professionalità accompagnandola nel percorso previsto dalla normativa vigente in materia (L. 194/1978)».