Le comunità del mondo arabo in Italia (Co-mai) e la Confederazione Internazionale laica interreligiosa (Cili-italia) e il Movimento internazionale Uniti per Unire con tutte le relative associazioni e comunità aderenti manifestano il proprio apprezzamento per la visita storica, coraggiosa, tempestiva e piena di messaggi di dialogo e di speranza di Papa Francesco che si svolgerà […]
Le comunità del mondo arabo in Italia (Co-mai) e la Confederazione Internazionale laica interreligiosa (Cili-italia) e il Movimento internazionale Uniti per Unire con tutte le relative associazioni e comunità aderenti manifestano il proprio apprezzamento per la visita storica, coraggiosa, tempestiva e piena di messaggi di dialogo e di speranza di Papa Francesco che si svolgerà negli Emirati Arabi Uniti dal 03 al 05 febbraio.
«Siamo orgogliosi e molto soddisfatti di assistere, ancora una volta, ai gesti storici, forti e coraggiosi di Papa Francesco – commenta il Professor Foad Aodi – che oltre ad essere promotore di pace e dialogo interreligioso a livello internazionale è anche l’uomo che sta abbattendo i muri della paura, della diffidenza, dei pregiudizi, della povertà, della fame e della disuguaglianza, ancora difficili da combattere perché stanno diventando fenomeni cronici, strumentalizzati quasi tutti i giorni dal punto di vista politico, che creano inevitabilmente forti disagi sociali. Si penalizza così la proficua convivenza – continua Aodi – il dialogo, la conoscenza interculturale ed inter-religiosa. Noi siamo vicini a Papa Francesco nella sua missione intrapresa sin dal primo giorno in favore del riformismo e della modernizzazione delle religioni, nel rispettare tutti, sia i conservatori che i laici – prosegue Aodi – auspicando che questa visita possa rafforzare il legame tra musulmani e cristiani e tutelare i diritti dei cristiani che lavorano e risiedono da anni negli Emirati Arabi Uniti, per arrivare finalmente ad un processo di reciproco rispetto religioso in tutti in nostri paesi arabi, musulmani e occidentali compreso l’Italia».
Aodi si appella al mondo arabo musulmano: «Bisogna prendere esempio dalla missione di Papa Francesco, per costruire una “svolta musulmana” in favore dell’unità e del riformismo della religione musulmana, per combattere senza ambiguità chi utilizza l’Islam per interessi propri o per scopi politici o da chi, addirittura, la utilizza per scopi terroristici solo per scatenare una Guerra alle religioni ed alla civiltà». Le Co-mai sollecitano «il rispetto dei diritti umani appoggiando tutte le sfide sociali e le aperture in favore delle donne sia nel mondo del lavoro che in sanità, nel sociale, nello sport, nel calcio e in politica» conclude Aodi.