Tra i promotori Lisa Clark, rappresentante italiana dell’associazione per il disarmo nucleare Ican, l’oncologo Luigi Cavanna e il prof. Mauro Paladini
Lisa Clark, rappresentante italiana dell’associazione per il disarmo nucleare Ican, che ha vinto il premio Nobel per la pace nel 2017, l’oncologo Luigi Cavanna e il prof. Mauro Paladini danno il via, alla campagna di adesione e sostegno, per l’attribuzione del Premio Nobel per la Pace al Corpo sanitario italiano.
Della notizia è stato informato anche il presidente del Collegio Italiano dei primari oncologici e medici ospedalieri Livio Blasi che ha concluso recentemente il Congresso Nazionale CIPOMO e che ha espresso solidarietà alla storica iniziativa.
All’importante campagna di sostegno concepita dalla Fondazione Gorbaciov Italia e dal suo presidente Marzio Dallagiovanna è giunta anche la voce autorevole di Lisa Clark copresidente mondiale della prima organizzazione assegnataria dei Premi Nobel per la Pace designata nei giorni scorsi dal Comitato di Oslo a consegnare l’attestato e la medaglia d’oro al vincitore del Premio Nobel per la Pace 2020 “l’Agenzia Onu World Food Programme” insignita per il ruolo sostenuto nella lotta alla fame e alla promozione della pace nelle aree di conflitto
All’ematologo-oncologo Luigi Cavanna, testimonial della campagna, va il merito di aver dimostrato grandissima forza durante la pandemia, a lui si deve la domiciliarità delle cure dei pazienti affetti da Covid. Dal 21 febbraio, giorno in cui sono stati confermati i primi 16 casi a Codogno, a pochi chilometri da Piacenza, la città è stata tra le prime ad affrontare le urgenze con tutto il corpo sanitario.
Questa emergenza ha portato in prima linea anche la Fondazione Gorbaciov che ha sede mondiale a Piacenza è che dal 1999 ha fondato i Summit Mondiali dei Premi Nobel per la Pace, e promuove iniziative etiche, anche con il forte messaggio dell’arte.
Dal mese di marzo insieme al testimonial Luigi Cavanna al proponente firmatario Prof.Avv. Mauro Paladini, si sono aggiunti il Corpo Nazionale Alpini e la Diocesi di Piacenza e Bobbio. In seguito alla lettera di partecipazione inviata dal Premio Nobel Lord David Trimble alla città di Piacenza colpita dal dolore, l’artista Franco Scepi, referente per la cultura della Fondazione Gorbaciov, ha creato un progetto di un opera in alto rilievo dal titolo “dal Buio alla Luce” curato dal critico Marco Eugenio di Giandomenico ARD&NT Institute (Accademia di Belle Arti di Brera e Politecnico di Milano), che è stato nominato “ simbolo etico” per promuovere la campagna, con il motto “tramutare il dolore in memoria”.
La scultura/alto rilievo, per disponibilità di Opera Pia Alberoni e del presidente Giorgio Braghieri verrà posta in grande formato su un area di proprietà nei pressi del Collegio Alberoni e dell’Università Cattolica. Successivamente in formati diversi, verrà portata da Piacenza, ad altre città colpite, con il sostegno di Premi Nobel per la Pace .