Dalle microplastiche alla presenza di mozziconi di sigarette sulle spiagge: il punto di vista Dott.ssa Chim. Nausicaa Orlandi, Presidente della FNCF. Ogni anno in Italia dispersi nell’ambiente 1,4 milioni di mozziconi di sigarette
Il 31 maggio è partita la settimana dedicata alla tutela dell’ambiente e contestualmente, sabato 5 giugno si celebra invece la Giornata Mondiale degli Oceani. Il pianeta, con i suoi terreni e le sue acque, si sa non gode di ottima salute e queste iniziative servono a sensibilizzare la popolazione per la tutela di tutto l’ecosistema.
E se l’Oceano più vicino dista da noi chilometri e chilometri, possiamo soffermarci sulla situazione delle acque dei nostri mari. Nonostante l’Italia vanti numerose aree geografiche protette, la situazione merita comunque attenzione e preoccupazione al fine di preservare la qualità delle acque marine, stante l’aumento costante di presenza di microplastiche nelle acque. Sebbene l’ultima direttiva UE antiplastica Sup, Single use plastic, – disposizione che entrerà in vigore il prossimo 3 luglio – ponga l’obiettivo di ridurre radicalmente l’inquinamento da plastica, introducendo importanti restrizioni su specifici prodotti monouso e dando maggiore spazio ad alternative in plastica biodegradabile, oggi oceani, mari e laghi sono “invasi” da sostanze plastiche non biodegradabili.
Oltre all’introduzione di normative green e di materiali ecosostenibili, è la scienza la protagonista assoluta nella scoperta di soluzioni innovative per preservare l’ambiente: di recente è stato brevettato un nuovo polimero capace di evitare la dispersione di microplastiche nell’ambiente. Un’innovazione ecocompatibile che sfrutta le proprietà dell’alga agar agar – utilizzata come gelificante naturale in campo alimentare –; un polimero che riesce a riutilizzare polveri plastiche e microplastiche e adoperarle per applicazioni industriali, civili e marittime.
In questo senso, la Federazione Nazionale degli Ordini dei Chimici e dei Fisici ha un ruolo estremamente attivo nella preservazione della salute di ambiente e oceani: da anni infatti i Chimici per la loro competenza e professionalità sono direttamente coinvolti nell’analisi e nella valutazione delle 201 spiagge italiane che oggi vantano l’etichettatura di Bandiera Blu. Un significativo riconoscimento internazionale assegnato a località turistiche balneari che rispettano criteri relativi alla gestione sostenibile del territorio, dalla qualità delle acque alla gestione delle coste, fino alla presenza e alla promozione di attività di educazione ambientale.
«L’acqua è un bene prezioso ed una risorsa per tutta la collettività. Negli ultimi anni le acque di mari, oceani, laghi e fiumi hanno visto una riduzione nella loro qualità, con conseguente rilevanti per la flora, fauna e per la nostra stessa salute. Se l’acqua dei nostri mari non vedrà un miglioramento in termini di qualità, come sta succedendo, a risentirne sarà l’intero ecosistema. I nostri professionisti che operano nel settore pubblico e privato, nella ricerca e sviluppo di processo, sono in grado di dare quel supporto di competenza tecnica necessario a fare il salto di qualità e ad invertire la tendenza. – commenta la Dott.ssa Chim. Nausicaa Orlandi, Presidente della FNCF –. Per questo invitiamo il Governo ad investire nella qualità delle acque, aumentando i controlli analitici, potenziando l’organico degli enti con professionisti Chimici e Fisici, finanziando la ricerca e lo sviluppo di soluzioni tecnologiche per prevenire la diffusione degli inquinanti. Accanto a questo ci vuole maggiore collaborazione, partecipazione, cultura ambientale e senso civico da parte di tutti gli attori, ed è necessario investire nella comunicazione per cambiare le abitudini e i comportamenti».
Con una stagione estiva ormai ai blocchi di partenza, la preoccupazione da parte dei settori più vicini all’argomento aumenta, e a destare maggiore timore sono i mozziconi di sigarette. Proprio in questi giorni è emerso che solo in Italia ogni anno ne vengono dispersi nell’ambiente 1,4 milioni, nel mondo saliamo a 4,5 trilioni e la maggior parte di essi vengono abbandonati sulle spiagge e per molti questo gesto è considerato normale. Contrariamente, e per assurdo, il gesto di abbandonare in spiaggia, per strada, nelle aiuole la carta di una caramella è ritenuto da molti come maleducato e incivile.
Il fumo nuoce alla salute nostra, ma anche a quella dell’ambiente e a risentirne sono tutti gli esseri viventi. Il filtro di sigaretta è composto da acetato di cellulosa, che impiega in media 10 anni a decomporsi e se invade fiumi, coste e spiagge, finendo in mare, diventa cibo per tutti animali marini. Questi esseri, dunque, possono arrivare anche a morire a causa di avvelenamento da tossine o soffocamento. L’invito, quindi, è quello a stare attenti e non lasciare nessuna traccia di rifiuti sulle spiagge, ma anche in qualsiasi parte dell’ambiente.
«I professionisti Fisici e Chimici Ambientali, che operano nel settore ambientale per la prevenzione dell’inquinamento ed il miglioramento della qualità di aria, acqua, e suolo, perseguono da anni l’obiettivo di accrescere il livello di qualità della vita della popolazione. Lo stesso codice deontologico ribadisce che il Chimico e il Fisico, agendo con senso di responsabilità, scienza e coscienza, si adoperano per la tutela dell’ambiente e contro ogni spreco o insostenibile sfruttamento delle risorse naturali – continua la Dott.ssa Chim. Nausicaa Orlandi –. In questa giornata mondiale per gli oceani, l’augurio a tutti è quello di una maggiore consapevolezza nelle nostre abitudini e nel rispetto dell’ambiente, perché solo tutelando l’ambiente e prevenendo l’inquinamento possiamo garantire la salute ed il benessere nostro e delle future generazioni».