La presidente Paola Sciomachen: «Con il trattamento manipolativo osteopatico è possibile ottenere un miglioramento clinico evidente per questi bambini, accorciandone i tempi di degenza in terapia intensiva». A novembre in programma “Le giornate del trattamento solidale”: ambulatori osteopatici aperti per sostenere il progetto RAISE
L’osteopatia può rappresentare una soluzione efficace per la cura dei neonati prematuri, migliorandone le condizioni cliniche sia durante il ricovero che dopo la dimissione. Oggi sono sempre di più gli osteopati italiani impegnati all’interno delle strutture ospedaliere pubbliche, in un approccio integrato con gli altri professionisti sanitari dell’area pediatrica. È il messaggio del ROI – Registro degli Osteopati d’Italia, la più rappresentativa e storica associazione di categoria in Italia con oltre 4mila iscritti, alla vigilia della Giornata Mondiale della Prematurità che si celebra il prossimo 17 novembre.
In Italia, i nati prima del termine costituiscono il 10% delle nascite totali, incidendo sulla mortalità neonatale per il 50% e su quella infantile per il 40%, con un forte impatto sul SSN (dati 2015-2017 sistema Neonatal network – Società italiana di neonatologia). «Il miglioramento della qualità di vita nel prematuro è stato definito dall’Organizzazione Mondiale della Sanità un obiettivo essenziale da raggiungere entro il 2035 – ha dichiarato Paola Sciomachen, Presidente del ROI. Diverse pubblicazioni scientifiche riportano che con il trattamento manipolativo osteopatico è possibile ottenere un miglioramento clinico evidente per questi bambini, accorciandone i tempi di degenza in terapia intensiva neonatale. La gestione prosegue spesso anche una volta che i neonati sono usciti dal reparto, per il trattamento di alcuni degli esiti più frequenti legati alla prematurità come plagiocefalie e dismorfismi cranici posizionali, asimmetrie posturali infantili, coliche e reflussi, disturbi respiratori, o semplicemente per la promozione del corretto sviluppo neuromotorio».
Per la Giornata Mondiale della Prematurità il ROI lancerà un video per far conoscere i benefici che l’osteopatia può garantire ai neonati pretermine, grazie alla testimonianza di alcuni professionisti osteopati del ROI e di neonatologi che operano in questo settore: Andrea Manzotti, osteopata, con il dott. Gianluca Lista, responsabile del reparto di Terapia intensiva dell’Ospedale dei Bambini Vittore Buzzi di Milano; Gina Barlafante e Luca Cicchitti, osteopati, insieme alla dott.ssa Susanna Di Valerio, responsabile del reparto di Terapia intensiva del Presidio ospedaliero Santo Spirito di Pescara; Marco Petracca, osteopata pediatrico dell’Ospedale San Pietro Fatebenefratelli di Roma; Gianluca Catania e Michele Tuttobene, osteopati che collaborano nel reparto di Neonatologia all’Ospedale Garibaldi di Catania; Andrea Arcusio, osteopata responsabile dell’ambulatorio di osteopatia pediatrica dell’Ospedale San Giuseppe di Milano. «Gli osteopati del ROI collaborano da tempo con gli altri operatori sanitari e contribuiscono ad accrescere la qualità dell’assistenza medica ai prematuri attraverso l’interdisciplinarietà. Il video lanciato in occasione di questa importante giornata per il mondo pediatrico ha l’obiettivo di raccontare le loro esperienze e i risultati raggiunti ed evidenziare il contributo che può dare la nostra professione in questo ambito», ha aggiunto Paola Sciomachen.
A partire da novembre alcuni osteopati del ROI sosterranno “Le giornate del trattamento solidale” e apriranno le porte dei loro ambulatori per offrire visite ai neonati pretermine: le donazioni raccolte saranno devolute a RAISE, il progetto di COME Collaboration Onlus che fornisce assistenza terapeutica e osteopatica ai bambini prematuri e svolge attività di ricerca per produrre nuove evidenze scientifiche sugli effetti del trattamento manipolativo osteopatico su piccoli pazienti. L’elenco degli studi dove è possibile prenotare la visita è disponibile qui.