In occasione della Giornata Internazionale della Gioventù, la Croce Rossa Italiana lancia un appello per favorire un vero scambio tra diverse generazioni che favorisca il dialogo e contrasti fenomeni di discriminazione
In occasione della Giornata Internazionale della Gioventù, che ricorre oggi, istituita nel 1999 dall’Assemblea Generale dell’ONU e che celebra il protagonismo dei giovani di tutto il mondo, la Croce Rossa Italiana lancia, attraverso il suo presidente Francesco Rocca e il Rappresentante dei Giovani, Matteo Camporeale un appello per favorire un vero scambio tra diverse generazioni che favorisca il dialogo e contrasti fenomeni di discriminazione.
Un appello che si muove nella direzione già promossa dalla Croce Rossa Italiana attraverso i Giovani della CRI, per una maggiore interconnessione e collaborazione interna tra generazioni, attuata rafforzando una cultura del volontariato che sappia adattarsi al linguaggio e agli interessi dei giovani e che, al contempo, garantisca la piena partecipazione di tutti i volontari rispetto al conseguimento della mission di Croce Rossa Italiana.
«Non basta dare soltanto fiducia ai giovani, dobbiamo noi adulti guadagnare la loro», dice il presidente Rocca. «Questo è il senso di un vera solidarietà intergenerazionale che la Croce Rossa promuove a tutti i livelli. La nostra associazione, infatti, ha diversi giovani tra i suoi ruoli apicali. E a ben diritto, visto che degli oltre 150.000 volontari in Italia, circa 45.000 sono under 31. Un numero significativo di ragazze e ragazzi – continua – che hanno il diritto/dovere di traghettare la Croce Rossa Italiana verso il futuro. L’impegno proattivo dei nostri Volontari giovani è l’antidoto alla alla solitudine di questa generazione che ha vissuto e vive sfide complesse. Il tema di questa giornata è molto importante perché sottolinea la via corretta per il superamento della marginalizzazione dei giovani in una società sempre meno inclusiva, sempre più complessa».
«Le barriere intergenerazionali sono una delle principali sfide che noi giovani siamo chiamati a fronteggiare – spiega Matteo Camporeale, vicepresidente nazionale e rappresentante dei Giovani della Croce Rossa Italiana – nel mondo associativo ma soprattutto all’interno della società, consapevoli che il rispetto, la solidarietà e la sinergia tra le generazioni siano una condizione fondamentale per rendere le comunità realmente inclusive e capaci di tutelare il benessere delle persone, di tutte le età, che ne fanno parte».
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