«Nella nostra memoria rimarrà impressa in maniera indelebile la giornata del 18 marzo, durante la quale abbiamo assistito al corteo dei camion militari che trasportavano i feretri nelle strade di Bergamo» sottolinea la presidente della Commissione Affari Sociali nel giorno dell’approvazione del Ddl
«Il 18 marzo sarà la giornata dedicata alla memoria delle vittime del Covid-19, per onorare e salutare degnamente migliaia di italiani strappati alla vita dalla violenta pandemia. Tanti non hanno potuto ricevere un ultimo saluto e un ultimo abbraccio dai propri cari. Un’esperienza devastante che ci ha profondamente addolorati». Così in un post Facebook la Presidente della Commissione Affari Sociali della Camera Marialucia Lorefice nel giorno in cui è stato approvato il Ddl che istituisce la Giornata nazionale delle vittime Covid-19.
«Nella nostra memoria – continua Lorefice – rimarrà impressa in maniera indelebile la giornata del 18 marzo, durante la quale abbiamo assistito al corteo dei camion militari che trasportavano i feretri nelle strade di Bergamo.
Quel giorno l’Italia tutta si è sentita unita nello sconforto e nella paura. Ed oggi abbiamo il dovere di non dimenticare, di dedicare un momento ogni anno alla riflessione collettiva e al raccoglimento».
«Per tali ragioni, con la proposta di legge approvata oggi all’unanimità alla Camera abbiamo Istituito una “Giornata in memoria delle vittime del Covid”, durante la quale potranno essere organizzate manifestazioni e celebrazioni e verrà rispettato un minuto di silenzio negli uffici pubblici e privati – conclude la Presidente della Commissione Affari Sociali -. Inoltre, la proposta di legge prevede che nella Giornata del ricordo ogni lavoratore dipendente possa devolvere la propria retribuzione giornaliera o parte di essa alla ricerca, per guardare con più speranza al futuro. Sarà l’occasione per offrire il nostro contributo al Servizio sanitario nazionale che, durante la terribile pandemia, da cui non siamo ancora del tutto usciti, ci ha mostrato tutto il suo valore e l’eccellenza di medici, infermieri, operatori sanitari e volontari, che con spirito di abnegazione hanno lottato in prima linea per garantire il nostro diritto alla salute. Al ricordo collettivo sarà, allora, importante unire l’impegno del governo e del Parlamento per aumentare gli investimenti nella sanità, proseguendo sulla strada che abbiamo già intrapreso».