Contributi e Opinioni 28 Settembre 2018 14:53

Gli infermieri Nursing Up al ministro Grillo: «Se non ci sono fondi per sostenere Ccnl il Governo riapra contrattazioni»

«Anche il ministro Grillo riconosce ufficialmente quello che noi abbiamo sottolineato e continuiamo a sottolineare da lungo tempo, cioè che non ci sono i fondi per sostenere i contratti: allora ad un certo punto, se non ci sono le risorse, questi contratti nazionali di lavoro che contratti sono? Possono essere considerati tali? Non è meglio rimettere tutto in ballo di nuovo? Non sarebbe più dignitoso dire che sono contratti sbagliati e che quindi bisogna riaprire le contrattazioni? Intervenga il nuovo Governo». Così il presidente del sindacato degli infermieri Nursing Up Antonio De Palma commenta le parole di Giulia Grillo, ministra della Salute.

La ministra ha dichiarato ieri durante il question time al Senato: «Per quanto riguarda il personale della Sanità, devo rammentare che la legge di stabilità per il 2017 aveva previsto, nell’ambito del Fondo sanitario nazionale (FSN), il vincolo delle risorse necessarie a garantire il rinnovo dei contratti riguardanti il personale dipendente e convenzionato col Servizio sanitario nazionale, senza tuttavia prevedere a tale scopo un incremento dello stesso Fondo».

«In sede di rinnovo dei contratti collettivi nazionali – il ministro ha aggiunto – è emersa l’insufficienza delle risorse per garantire i benefici contrattuali». «Affermazioni gravi – commenta il sindacato – che confermano quanto il Nursing Up denuncia sin dal momento della firma del Ccnl comparto Sanità da parte degli altri sindacati. Un rinnovo contrattuale atteso dalla categoria infermieristico da ben nove anni, sottoscritto in fretta e furia in periodo pre-elettorale, ma non dal sindacato degli infermieri».

Il Nursing Up plaude contestualmente all’impegno annunciato dalla ministra Grillo «a verificare, nell’ambito della prossima manovra finanziaria, la possibilità di individuare le risorse necessarie sia al riconoscimento dei benefici contrattuali, sia ai fabbisogni assunzionali, anche in considerazione della fuga dei professionisti dal Servizio sanitario nazionale, che si è registrata negli ultimi anni, nella consapevolezza che avviando un’efficace politica per il personale potrà essere incrementata e potenziata l’attrattività dell’intero sistema sanitario nazionale».

«Si tratta di affermazioni importanti – conclude De Palma – alle quali ci auguriamo seguano altrettanti fatti, visto che la ministra ha anche detto ‘che per l’anno 2019 il livello di finanziamento del fabbisogno sanitario standard a cui concorre lo Stato sarà incrementato almeno di un miliardo di euro rispetto alla disponibilità del 2018’. Un primo passo nella giusta direzione, ma ci riserviamo di aspettare per vedere in che modo verrà impiegato questo miliardo».

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