Nell’ambito del Golf for Parkinson, il “viaggio sportivo” organizzato dalla Fondazione LIMPE per il Parkinson Onlus per accendere i riflettori sulla malattia di Parkinson ospitato da 5 Golf Club esclusivi, distribuiti tra Nord – Centro e Sud Italia, sabato 10 settembre si è tenuta un’importante tappa presso il Sicilia’s Picciolo Etna Golf di Castiglione di Sicilia (CT). […]
Nell’ambito del Golf for Parkinson, il “viaggio sportivo” organizzato dalla Fondazione LIMPE per il Parkinson Onlus per accendere i riflettori sulla malattia di Parkinson ospitato da 5 Golf Club esclusivi, distribuiti tra Nord – Centro e Sud Italia, sabato 10 settembre si è tenuta un’importante tappa presso il Sicilia’s Picciolo Etna Golf di Castiglione di Sicilia (CT).
Con il patrocinio della Federazione Italiana Golf, dopo il successo delle prime due tappe, presso il Marco Simone Golf & Country Club a Guidonia e il Golf Club Courmayeur et Grandes Jorasses a Courmayer (61°Camoscio D’oro – Trofeo Marone Cinzano), partite lo scorso 9 luglio, si è giunti alla terza tappa siciliana che precederà gli appuntamenti del 5-6 novembre presso Castello Tolcinasco Golf Club e del 25-26-27 novembre presso San Domenico Golf (Savelletri di Fasano).
“Negli ultimi anni numerosi studi hanno dimostrato che l’esercizio fisico è efficace nelle persone con malattia di Parkinson – afferma il Prof. Leonardo Lopiano, Presidente di Fondazione LIMPE per il Parkinson Onlus – poiché può migliorare e ritardare la progressione dei sintomi correlati alle capacità motorie. Inoltre, prima si interviene più è probabile agire sulla progressione della malattia” conclude Lopiano.
Non solo … L’iniziativa sportiva, tesa alla sensibilizzazione verso l’attività sportiva per il controllo della patologia, è stata ideata per raccogliere fondi in favore della ricerca sul Parkinson, fondamentale per migliorare i processi di cura: “In Italia si fa molta ricerca sulla Malattia di Parkinson – afferma il Prof. Mario Zappia, Presidente dell’Accademia LIMPE – DISMOV e ordinario di neurologia presso l’Università di Catania – e la nostra società aiuta a finanziare questi studi cercando di indirizzare al meglio i fondi che riusciamo a raccogliere. Proprio per questo motivo è importante che ognuno di noi possa contribuire validamente alla ricerca clinica in Italia, affinché si possa dare un utile aiuto alle persone che sono affette da questo importante problema per offrire loro la migliore qualità di vita” conclude Zappia.
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