La ripresa in crescita dell’epidemia da COVID-19 ha messo in seria crisi l’attività dei l’attività dei Medici di Medicina generale del Lazio, che si sono sacrificati fin dall’inizio della pandemia con modifiche della propria attività a studio organizzando le visite per appuntamento, oltre alla limitazione di quelle a domicilio, per non infettarsi da pazienti che avrebbero […]
La ripresa in crescita dell’epidemia da COVID-19 ha messo in seria crisi l’attività dei l’attività dei Medici di Medicina generale del Lazio, che si sono sacrificati fin dall’inizio della pandemia con modifiche della propria attività a studio organizzando le visite per appuntamento, oltre alla limitazione di quelle a domicilio, per non infettarsi da pazienti che avrebbero potuto essere possibili portatori del Virus SARS CoV-2, non avendo ricevuto i DPI necessari, pur se richiesti da noi sin dall’inizio.
Hanno svolto la loro attività e continuano a farlo con continui contatti telefonici, sia negli studi che nel corso della giornata, rispondendo ad e-mail ed a messaggi sui social, usati spesso anche a sproposito dai pazienti, che riferiscono di non riuscire a chiamare allo studio, dove i telefoni sono “intasati” da continue chiamate.
Attualmente i Medici del territorio si trovano ad essere ancora più sotto pressione e sempre più oberati anche da prestazioni non propriamente di loro competenza, per i seguenti motivi:
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