A Luigi Montano, uroandrologo, il premio per il progetto di ricerca EcoFoodFertility
Luigi Montano, UroAndrologo dell’ASL Salerno e Presidente della Società Italiana di Riproduzione Umana (SIRU), ha ricevuto dal Comitato Scientifico presieduto da Walter Ricciardi, ex Presidente dell’Istituto Superiore di Sanità, attuale Consigliere del Ministro della Salute e Presidente della Federazone Mondiale di Sanità Pubblica, il prestigioso riconoscimento di “Paladino Italiano della Salute“.
Nell’ambito dell’evento tenutosi presso la prestigiosa Sala della Protomoteca del Campidoglio a Roma, Luigi Montano è stato premiato per il progetto di ricerca EcoFoodFertility, da lui ideato e coordinato. Un esempio concreto di cittadinanza attiva e innovazione scientifica nata dal territorio e per il territorio. Il progetto, partito dalla “Terra dei Fuochi” in Campania, grazie alla partecipazione congiunta di scienziati, associazioni e cittadini secondo i principi della “Citizen Science”, oggi coinvolge diverse aree a rischio ambientale non solo d’Italia (Terre dei fuochi d’Italia e d’Europa) attraverso una rete indipendente denominata Rete Interdisciplinare per la Salute Ambientale e Riproduttiva (R.I.S.A.R.) costituitasi fra ricercatori di diverse università e centri di ricerca prevalentemente pubblici.
EcoFoodFertility mira a proporre nuovi modelli per la valutazione dell’impatto ambientale sulla salute e per la prevenzione primaria e pre-primaria delle patologie cronico-degenerative. Attraverso un innovativo metodo d’indagine scientifica, individua nel seme maschile un indicatore particolarmente sensibile e precoce di danno ambientale e di salute generale (il seme “sentinella” della Salute Ambientale e Generale), valutando come e quanto gli inquinanti ambientali influenzano negativamente la salute delle popolazioni che vivono in tali aree e quali misure concrete di contenimento e prevenzione sarebbe necessario adottare in attesa dei tempi della riqualificazione territoriale e del disinquinamento delle aree di residenza, declinato nell’hashtag #intantomidifendo.
«I risultati delle ricerche sui territori più a rischio – ha commentato il dr Luigi Montano – hanno svelato alti rischi riproduttivi nei giovani di determinate aree territoriali, che confermano il declino particolarmente importante della qualità seminale negli ultimi decenni riportato da studi epidemiologici non solo nei paesi occidentali, ma anche ancor di più in questi 15 anni nelle aree ritenute a forte fecondità, come Africa, Asia, India. Sebbene misure di intervento come il modello della dieta mediterranea con alimenti biologici, ad alto potere antiossidante e detossificante si siano dimostrate, nei nostri studi appena pubblicati, potenzialmente capaci di modulare e/o ridurre gli effetti degli inquinanti sulla salute riproduttiva, è evidente che c’è necessità di un’accelerazione della transizione ecologica per evitare l’irreparabile nei prossimi tre-quattro decenni. D’altronde, – conclude Montano – la perdita del potenziale riproduttivo del maschio, è un argomento su cui assolutamente non vi è consapevolezza né a livello politico né sanitario. Dovrebbero, invece, preoccupare non poco i policy maker in relazione al rischio sempre più concreto di sopravvivenza della nostra specie nell’immediato futuro».
È stata una straordinaria occasione per rendere merito e visibilità ai ricercatori italiani e ai grandi risultati da loro ottenuti nel campo della ricerca e della medicina applicata. Un’opportunità per creare una rete di rapporti virtuosi tra ricercatori, medici, istituti e imprenditori di valore che sostengono il progresso scientifico e che disegnano il futuro, con cura e attenzione alla vita.
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