Contributi e Opinioni 28 Giugno 2018 16:05

Infermieri Nursing Up lanciano l’allarme: «Nessuno tocchi i master degli specialisti»

Il sindacato degli infermieri Nursing Up si schiera a difesa dei master universitari per formare i Professionisti Specialisti e ciò avviene dopo aver appreso che stanno giungendo ai Ministri dell’Istruzione e della Salute, richieste diverse, che vorrebbero in qualche modo mettere in discussione la validità dei suddetti titoli di studio sino ad oggi rilasciati legittimamente […]

Il sindacato degli infermieri Nursing Up si schiera a difesa dei master universitari per formare i Professionisti Specialisti e ciò avviene dopo aver appreso che stanno giungendo ai Ministri dell’Istruzione e della Salute, richieste diverse, che vorrebbero in qualche modo mettere in discussione la validità dei suddetti titoli di studio sino ad oggi rilasciati legittimamente dalle università, con riferimento a specifici profili specialistici e nel rispetto della legge n. 43/2006.

Per trattare la problematica, Nursing Up ha chiesto un incontro urgente al Ministro dell’Istruzione Università e Ricerca, Marco Busetti; al Ministro della Salute, Giulia Grillo; al Presidente della Conferenza Regioni, Stefano Bonaccini; al Presidente del Comitato di Settore Regioni Sanità; ai componenti dell’Osservatorio Nazionale Professioni Sanitarie e al Presidente della Fnopi.

Nella missiva la sigla di categoria fa riferimento alle previsioni del CCNL del comparto della sanità pubblica sottoscritto definitivamente il 21 maggio 2018 richiamando l’attenzione sulla prevista istituzione della nuova figura di ‘Professionista Specialista’, alla quale si accede previo possesso del master specialistico di primo livello, di cui all’articolo 6 della legge n. 43/2006.

A tal riguardo, «giova rammentare – riferisce il sindacato in una nota – che la materia dei master per le professioni sanitarie non mediche, allo stato, viene normata specificatamente dall’articolo 1), punto 6) lett c) della legge n. 43/2006. Il contenuto di tale previsione non pone dubbi interpretativi: “(…) c) professionisti specialisti in possesso del master di primo livello per le funzioni specialistiche rilasciato dall’università ai sensi dell’articolo 3, comma 8, del regolamento di cui al decreto del Ministro dell’università e della ricerca scientifica e tecnologica 3 novembre 1999, n. 509, e dell’articolo 3, comma 9, del regolamento di cui al decreto del Ministro dell’istruzione, dell’università e della ricerca 22 ottobre 2004, n. 270 (…)”».

Nursing Up sottolinea che, secondo la normativa vigente, sono le università ad istituire autonomamente percorsi di master finalizzati alla specializzazione del personale delle Professioni Sanitarie, ai sensi delle previsioni di cui alla legge n. 43/2006. E infatti sono migliaia i professionisti infermieri che hanno frequentato tali corsi in tutta Italia conseguendo i relativi titoli di specializzazione.

Ma ora che il nuovo CCNL prevede l’istituzione del Professionista Specialista, Nursing Up non vorrebbe mai che, passando alle concrete individuazioni dei master specialistici di primo livello considerati utili ai fini contrattuali, si andassero ad escludere dalle selezioni coloro che hanno acquisito master fino alla data odierna, rilasciati in applicazione, come già ripetuto, dell’articolo 6 della legge 43/2006.

«In tal senso, atteso il grave clima di incertezza legato al timore di una illogica ed ingiustificata esclusione dalle selezioni destinate agli specialisti nelle aziende sanitarie italiane, l’O.S. rappresenta l’esigenza di fugare ogni dubbio nei confronti dei potenziali interessati».

«Risulta evidente – prosegue la nota – che, in presenza di una specifica norma di legge che regola la materia, qualsiasi eventuale diversa decisione finalizzata a tracciare le linee guida per i corsi universitari ai fini dell’acquisizione dei master relativi alle singole specializzazioni sulle quali il Nursing Up si aspetta di essere consultato, in qualità di organizzazione sindacale, non potrà che avere valore ultra attivo, lasciando quindi validi ed efficaci, ai fini dell’ammissione alle selezioni bandite dalle pubbliche amministrazioni, tutti i titoli conseguiti antecedentemente, in quanto rilasciati dalle università ai sensi dell’ art 1), punto 6) lett c) della legge n 43/2006».

Articoli correlati
Scadenza triennio formativo, gli Ordini richiamano gli iscritti con informativa personalizzata
Il contenuto della lettera inviata agli iscritti all'Ordine dei medici di Siena. Del Gaudio (Opi Foggia): «Evitare rischio mancata copertura assicurativa». D’Avino (FIMP): «Il Cogeaps ha agito secondo la normativa, che gli iscritti conoscono». Antonazzo (Opi Lecce): «Solo il 28% degli iscritti certificabile»
Relazioni tossiche: l’amore patologico colpisce almeno il 5% della popolazione
Gori (docente Consulcesi): «Ce ne accorgiamo solo quando sfocia in gesti estremi, necessaria sensibilizzazione tra medici ed educazione affettiva»
ECM, ultimi due mesi per mettersi in regola. Anelli: «Assicurazione a rischio»
Dopo le lettere del Cogeaps alle Federazioni (trasmesse poi agli Ordini), i principali esponenti della sanità ribadiscono ai propri iscritti l’importanza di farsi trovare in regola alla scadenza del triennio
Università e Metaverso: un avatar aiuta a scegliere il corso di laurea
È online il primo servizio di orientamento universitario del Metaverso: un avatar a cura di AteneiOnline assisterà gratuitamente i più giovani nella scelta del percorso di studio.
Non solo Covid. Guido Rasi invita a recuperare le vaccinazioni “in sospeso”
Nel nuovo ebook del direttore Consulcesi, non solo un dettagliato elenco delle vaccinazioni oggi disponibili, ma anche consigli utili agli operatori sanitari per convincere quel 15% della popolazione italiana “esitante”
GLI ARTICOLI PIU’ LETTI
Advocacy e Associazioni

Alzheimer, Spadin (Aima): “Devasta l’economia della famiglia, la sfera psicologica e le relazioni di paziente e caregiver”

La Presidente Aima: “Due molecole innovative e capaci di modificare la progressione della malattia di Alzheimer sono state approvate in diversi Paesi, ma non in Europa. Rischiamo di far diventar...
Salute

Disturbi alimentari, ne soffrono più di tre milioni di italiani. Sipa: “Centri di cura pochi e mal distribuiti”

Balestrieri (Sipa): "Si tratta di disturbi che presentano caratteristiche legate certamente alla sfera psicologica-psichiatrica, ma hanno anche un’importante componente fisica e nutrizionale che...
Prevenzione

Influenza, Lopalco (epidemiologo): “Picco atteso tra la fine di dicembre e l’inizio del nuovo anno. Vaccinarsi subito”

L'epidemiologo a Sanità Informazione: "Vaccinarsi contro influenza e Covid-19 nella stessa seduta: non ci sono controindicazioni, solo vantaggi"