Contributi e Opinioni 17 Agosto 2020 09:52

Inizio in ritardo dei corsi MMG 2019: problemi e soluzioni

di Claudio Cappelli, Direttivo Nazionale Associazione ALS 

di Claudio Cappelli, Direttivo Nazionale ALS

A causa dell’emergenza Covid, l’avvio dei corsi di formazione del triennio 2019/2022 per la medicina generale ha subito un ritardo con la data di inizio prevista dalle Regioni fra il 28 e il 30 Settembre, con delle implicazioni che come associazione avevamo già denunciato da fine aprile.

Questo ritardato avvio ha già penalizzato i corsisti del primo anno che non stanno usufruendo dei benefici dell’articolo 4 del DL 14 del 9 Marzo, ovvero del riconoscimento delle ore di lavoro come ore di tirocinio pratico, nonostante gran parte dei medici vincitori stiano già lavorando nelle USCA, nella Continuità Assistenziale o sostituendo i medici di Assistenza Primaria. Sono altresì penalizzati dal mancato riconoscimento dello “status di corsista” e non potranno nemmeno beneficiare della Norma Finale dell’ACN 2019 che prevede la possibilità di prendere incarichi di sostituzione fino a 12 mesi continuativi.

Ma c’è un’ulteriore penalizzazione che subiranno questi colleghi nonché l’intero comparto della Medicina Generale: la perdita di quell’anno anno amministrativo per l’inserimento in graduatoria regionale ai fini dell’acquisizione della convenzione a tempo indeterminato nei settori della medicina generale.

Nel 2024 questi colleghi si saranno già diplomati ma potranno prendere la convenzione solamente nel secondo semestre del 2025, proprio nel pieno del plateau della Gobba Pensionistica.

Quasi duemilacinquecento medici già formati (borsisti e DL Calabria) non potranno quindi riempire le fila di quelli andati in pensione nel 2024, un danno enorme per circa 3 milioni di pazienti che non potranno scegliere il proprio medico di fiducia.

La soluzione a questo problema però esiste ed è a portata di mano: la proroga dei termini del “DL Semplificazione”, già normato in ACN del 18 giugno 2020 e che scadrà il 31/12/2021.

Il DL Semplificazione (articolo 9 del D.L. 14 dicembre 2018, n. 135 convertito, con modificazioni, dalla Legge 11 febbraio 2019, n. 12) prevede la possibilità per i corsisti in medicina generale di accedere alle procedure convenzionali con conferimento di incarico a tempo determinato che vedrebbe sbloccarsi in indeterminato alla data di acquisizione del diploma.

Sarà necessaria quindi una proroga di questo strumento normativo che ha introdotto per la prima volta in Italia la “formazione-lavoro” in Medicina Generale e potremmo agilmente superare questo blocco amministrativo conferendo incarichi a tempo determinato già durante il triennio formativo e quindi sbloccarsi a fine 2024 quando tutti i corsisti del triennio 2019/2022 si saranno diplomati.

Ma per rendere questo strumento ancora più efficace al fine di superare le carenze in medicina generale e potenziare l’assistenza territoriale sarà necessaria, a mio avviso, anche una revisione di tale strumento, potenziandolo e rendendo i medici in formazione-convenzionati ancora più all’interno dei team della Medicina Generale, rilasciandone il vero potenziale e inquadrandoli più efficacemente sia a livello contrattuale che normativo.

Le soluzioni a tutti questi problemi ci sono, si possono trovare, bisogna però fare quel salto culturale che renda i giovani medici al centro del nuovo SSN. Del resto il futuro e la sostenibilità della sanità italiana dipenderanno a breve proprio da loro.

 

Iscriviti alla Newsletter di Sanità Informazione per rimanere sempre aggiornato

Articoli correlati
Sport in ricetta medica, Sbrollini (Iv): «Aiutiamo a crescere sani i giovani, SSN ne beneficerà»
La senatrice di Italia Viva ripresenterà il disegno di legge sullo sport in ricetta medica e sulle detrazioni fiscali per l’attività sportiva: «A volte, a causa di difficoltà economiche, il genitore rinuncia a mandare il figlio a fare sport perché ci sono altre priorità». Medici di medicina generale e pediatri favorevoli
Medicina generale, la denuncia di Fismu: «Riforma ancora in alto mare, manca atto di indirizzo»
Le proposte della Federazione Italiana Sindacale Medici Uniti alla vigilia della segreteria nazionale di sabato del sindacato
Quanto guadagnano i medici di medicina generale?
di Francesco Pazienza, segretario generale SMI Puglia
di Francesco Pazienza, segretario generale SMI Puglia
Medicina generale, Bartoletti (FIMMG) ai pazienti: «Nessuno vi liquida, a ognuno il tempo che serve»
Con il vicepresidente FIMMG Bartoletti parliamo della specializzazione in medicina generale e della gestione dei pazienti, cosa rispondere a chi sostiene che il proprio medico non ha tempo?
Medicina territoriale, Cavicchi: «DM71 è una controriforma, non si può spaccare il medico di famiglia a metà»
Il professore di Sociologia delle organizzazioni sanitarie contesta la riforma dell’assistenza sanitaria territoriale in atto e mette in guardia dal rischio privatizzazione: «L’obiettivo è quello di mandare in pensione il medico di medicina generale pubblico e di sostituirlo con delle agenzie private, tremo all’idea»
di Francesco Torre
GLI ARTICOLI PIU’ LETTI
Advocacy e Associazioni

Percorso Regolatorio farmaci Aifa: i pazienti devono partecipare ai processi decisionali. Presentato il progetto InPags

Attraverso il progetto InPags, coordinato da Rarelab, discussi 5 dei possibili punti da sviluppare per definire criteri e modalità. Obiettivo colmare il gap tra Italia e altri Paesi europei in ...
Advocacy e Associazioni

Disability Card: “Una nuova frontiera europea per i diritti delle persone con disabilità”. A che punto siamo

La Disability Card e l'European Parking Card sono strumenti che mirano a facilitare l'accesso ai servizi e a uniformare i diritti in tutta Europa. L'intervista all'avvocato Giovanni Paolo Sperti, seg...
Sanità

I migliori ospedali d’Italia? Sul podio Careggi, l’Aou Marche e l’Humanitas di Rozzano

A fotografare le performance di 1.363 ospedali pubblici e privati nel 2023 è il Programma nazionale sititi di Agenas. Il nuovo report mostra un aumento dei  ricoveri programmati e diu...