Il progetto, che coinvolgerà le farmacie territoriali del Piemonte, si basa sull’utilizzo di un’unica piattaforma integrata che, aggiornata sulla base di protocolli scientifici di presa in carico del paziente iperteso, supporta il farmacista nell’erogazione di tutte le prestazioni necessarie a una corretta gestione della patologia
Supportare i pazienti nella corretta gestione dell’ipertensione arteriosa, migliorare l’aderenza alle terapie antipertensive e promuovere l’identificazione precoce dei soggetti a rischio grazie al coinvolgimento dei farmacisti di comunità coadiuvati da strumenti informatici d’avanguardia: questi gli obiettivi del progetto di ricerca nato dalla collaborazione tra CompuGroup Medical Italia (CGM), la più grande azienda di e-Health in Italia, e il gruppo di ricerca coordinato da Paola Brusa del Dipartimento di Scienza e Tecnologia del Farmaco dell’Università degli Studi di Torino. Il progetto sarà presentato domani in occasione di un evento online ospitato sulla piattaforma Pharmup.
L’iniziativa si appoggia alla piattaforma informatica CGM POINT OF CARE che, integrata con i principali software gestionali delle farmacie e sulla base di protocolli validati, è in grado di supportare il professionista in tutti gli ambiti della presa in carico del paziente cronico: dall’esecuzione di analisi di prima istanza alla misurazione dei parametri vitali, dal monitoraggio dell’aderenza terapeutica alle prestazioni di telemedicina, alla somministrazione di questionari di valutazione che aiutano il paziente a tenere traccia dell’andamento della propria malattia e a migliorare la gestione della terapia.
In Italia oltre il 30% della popolazione soffre di ipertensione arteriosa e un altro 17% presenta valori borderline, cioè a ridosso di quelli patologici. Si tratta di una condizione ampiamente sottovalutata, con oltre 1 persona ipertesa su 4 (il 27%) che non sa di esserlo, mettendo in pericolo la salute del cuore e delle arterie1. L’ipertensione è infatti uno dei principali fattori di rischio per l’insorgenza di malattie cardiovascolari (ictus, infarto del miocardio, aneurismi, arteriopatie periferiche), che costituiscono la prima causa di morte in Italia con 240mila decessi ogni anno. Per questo, è fondamentale controllare regolarmente i valori pressori e mantenerli entro i livelli raccomandati attraverso corretti stili di vita salutari e corretta assunzione delle terapie.
La convenzione tra CGM Italia e il Dipartimento di Scienza e Tecnologia del Farmaco dell’Università di Torino, apre la prima fase del progetto dedicata all’individuazione dei servizi da erogare in farmacia e al settaggio della piattaforma CGM POINT OF CARE, cui seguirà la fase operativa che coinvolgerà le farmacie territoriali del Piemonte nell’implementazione di un percorso di prevenzione, identificazione del sommerso e presa in carico dei pazienti ipertesi. Un approccio virtuoso che coniuga tecnologia, counselling del farmacista e presenza capillare sul territorio per migliorare lo stato di salute dei pazienti, con ricadute positive anche dal punto di vista dei costi delle cure.
Questa iniziativa si inserisce nel solco tracciato dal PNRR per rilanciare la sanità territoriale e realizzare una presa in carico di prossimità che vede il farmacista al centro del percorso di cura e punto di riferimento per il cittadino. Una visione confermata dai finanziamenti che il PNRR ha destinato al potenziamento delle farmacie rurali, mediante l’acquisizione di dotazioni tecnologiche e informatiche che consentono di aumentare i servizi sanitari erogati ai cittadini e di decentralizzare sempre di più la gestione del paziente cronico sul territorio.
«Il nostro gruppo di ricerca è interessato a proseguire il percorso sulla farmacia di comunità con un nuovo partner che darà alle farmacie la possibiltà di gestire efficacemente la relazione con il paziente cronico – commenta Paola Brusa, Professoressa, Dipartimento di Scienza e Tecnologia del Farmaco, Università degli Studi di Torino. Nella fattispecie abbiamo scelto di indagare sull’ipertensione arteriosa, di fatto molto invalidante e spesso misconosciuta».
«Siamo orgogliosi che il Dipartimento di Scienza e Tecnologia del Farmaco dell’Università degli Studi di Torino abbia scelto CGM Italia come partner tecnologico per lo sviluppo di questo importante progetto di ricerca finalizzato a migliorare la gestione di una patologia che interessa milioni di italiani, avvalendosi della professionalità e dell’accessibilità del farmacista e del supporto di un’unica piattaforma integrata per la gestione di tutte le prestazioni erogabili in farmacia – afferma Alessandro Avezza, General Manager di CGM PHARMAONE e Country Manager di CompuGroup Medical Italia. Con questa iniziativa CGM Italia conferma il ruolo di partner strategico del farmacista, affiancandolo nell’offerta di un servizio di prossimità a 360 gradi per il cittadino, in grado di garantire una presa in carico tempestiva, efficace e sostenibile».