Ciao cara bulimia, oggi sai mi hanno chiesto di parlare di te nel dubbio ho deciso di scriverti… come stai? È un po’ che non ci vediamo, quasi 4 mesi passati dalla nostra rottura non che non ti pensi, eh.. sei sempre nei miei pensieri.. ora però ti guardo, mentre prima ti vivevo anzi tu […]
Ciao cara bulimia,
oggi sai mi hanno chiesto di parlare di te
nel dubbio ho deciso di scriverti…
come stai? È un po’ che non ci vediamo, quasi 4 mesi
passati dalla nostra rottura
non che non ti pensi, eh..
sei sempre nei miei pensieri.. ora però ti guardo, mentre prima ti vivevo
anzi tu vivevi me
Spero che tu stia bene lontana da me
Io lontana da te sto
sto al mondo.. e già da quando ti ho lasciata vivo
no tranquilla nessun miracolo, quelli non esistono
solo che probabilmente ci eravamo stancate l’una dell’altra
o forse non ci bastavamo più
mi hanno chiesto di parlare di te.. che dire?
Sei stata come una nebbia, sempre presente.. come quella di Milano
a volte mi aiutavi a non vedere tante cose brutte
altre eri quella che invece non mi faceva vedere nulla
nemmeno il bello, eri come una iena sempre in agguato, pronta anche a ferire chiunque si avvicinasse, pronta a divorare tutto attraverso la mia bocca, la riempivi come i vuoti della mia anima..
c’eri sempre.. ti portavo sempre con me come una macchia sul vestito buono che cerchi sempre di nascondere
eri lì, sempre presente se gli altri se ne andavano
eri lì per non farmi piangere né ridere
cara bulimia sai mi hai tolto tanto..
ma ricordo che quando sei arrivata sei sembrata una salvezza..
potevo divorare tutto..
io che ero sempre stata anoressica di vita…anoressia d’amore
hai preso il posto di una madre troppo triste per essere madre e di un padre che non è mai stato al mondo e figuriamoci se poteva accorgersi di me.
tu c’eri
.. ci sei sempre stata
come la più fedele delle compagne..
ti ringrazio bulimia..
e già ti ringrazio perché mi hai tenuto in vita anche se me ne hai sempre chiesta sempre troppa in cambio..
fino a che non ne avevo più da darti..
fino a che non sono arrivata ad un bivio
Vivere o morire
Sai .. ora sento tutto..
sono una dall’anima coi finestrini sempre aperti..
il vento della vita lo sento più forte degli altri..
e già forse per questo avevo così tanto bisogno di te..
avevo bisogno di nascondermi tra le tue braccia per non sentire tutte le emozioni che provavo per non sentire freddo mentre mi gelavi l’anima..
avevo bisogno di quella nebbia.. della tua macchia..
E così mi sono sentita sempre tanto sporca di te..
ora sono qui.. dopo un po’ di mesi..
ho imparato a piangere davvero e sai.. quelle lacrime mi hanno scongelato l’anima e ho capito che senza di te sento tutto ..
Che paura bulimia!
vivere senza di te.. e come faccio? mi chiedevo..
beh faccio.. semplicemente, faccio.. respiro mangio.. dormo..
faccio il mio pilates
sento
sento la vita, e tu non ci sei finalmente
Cara bulimia, e si ti dico grazie
grazie di avermi protetta dal mondo
grazie di aver urlato mentre io rimanevo in silenzio
grazie di esserci stata per lenire il peso di quella vita, troppo pesante per una sensibile come me..
Eri una bella spada per ferire tutto e tutti compresa me
ora ti accetto ed è per questo che ti lascio andare,
ora voglio camminare da sola
voglio piangere di gioia e sentire la tristezza
ora voglio essere Ellen
ora sento di non aver più bisogno di te, non voglio più aver bisogno di te
ciao cara amica nemica
ti saluto come si fa con chi ti ha fatto male e bene insieme ciao
mi raccomando quando esci chiudi bene la porta io dopo chiudo a chiave
la chiave del perdono verso me stessa.. Non ti dimenticherò mai ma…Spero di non vederti più.
Ellen,
tra le protagoniste di “Saziare la bulimia” di Imma Venturo