Sham ha organizzato di recente una tavola rotonda europea virtuale sul tema dell’“Innovazione nel sistema sanitario per una migliore sicurezza del paziente”. La conferenza, trasmessa ai soci e agli stakeholder in Francia, Spagna, Italia e Germania nell’ambito dell’International Patient Safety Day, ha riunito esperti in assicurazioni e gestione del rischio, professionisti ospedalieri e tre partner […]
Sham ha organizzato di recente una tavola rotonda europea virtuale sul tema dell’“Innovazione nel sistema sanitario per una migliore sicurezza del paziente”. La conferenza, trasmessa ai soci e agli stakeholder in Francia, Spagna, Italia e Germania nell’ambito dell’International Patient Safety Day, ha riunito esperti in assicurazioni e gestione del rischio, professionisti ospedalieri e tre partner tecnologici di Sham: CyberMDX, Caresyntax e Clew.
La maggior parte dei sistemi sanitari europei richiede un cambio di paradigma per prepararsi meglio al futuro e rispondere all’aumento dei costi sanitari legati all’invecchiamento della popolazione e alla cronicizzazione dei decessi, o ancora la mancanza di risorse umane, in particolare mediche, che mette sempre più a dura prova le forze degli operatori sanitari.
Per Sham la sicurezza del paziente richiede in particolare la conoscenza, l’identificazione e la prevenzione di diverse tipologie di rischi, dal rischio informatico al rischio in sala operatoria. In Europa, secondo un rapporto dell’OCSE sull’“economia della sicurezza del paziente”, il 6% della spesa sanitaria complessiva è direttamente collegata all’esito di eventi avversi. L’obiettivo di Sham è contribuire a limitare e ridurre questi costi.
La pandemia di Covid-19 ha visto aumentare del 25% il numero di attacchi informatici (in particolare richieste di denaro). La sicurezza informatica degli ospedali deve essere rafforzata perché possono avere impatti economici e umani per l’ospedale e per il paziente. Deve anche diventare una componente centrale della sicurezza complessiva di una struttura che utilizza sempre più i computer e l’accesso alla rete per ottenere informazioni sui pazienti.
Il rischio in sala operatoria è particolarmente complesso da affrontare a causa delle molteplici attività all’interno della stessa. Occorre inoltre aggiungere un sistema che consente di essere informati in tempo reale sui vari incidenti che possono verificarsi in una sala operatoria. Secondo Michael Woods, responsabile medico di Caresyntax, su 257 milioni di interventi chirurgici in Europa all’anno, 7 milioni generano complicazioni nei pazienti, con costi umani e finanziari. Tali complicazioni possono essere evitate grazie a piattaforme come quella di Caresyntax che elencano vari parametri, quali la cartella del paziente e i suoi rischi medici, le operazioni simili, le possibili complicazioni. La conoscenza dei rischi consentirà di migliorare e armonizzare le tecniche chirurgiche riducendo le complicazioni e aumentando la sicurezza del paziente.
Oggigiorno un medico trascorre dal 60 al 70% del suo tempo a scrivere i referti. L’intelligenza artificiale può essere utile per compilare e analizzare rapidamente la grande quantità di dati in una sala operatoria (chirurgia, anestesia, oggetti connessi, ecc.). Secondo il dott. Domingo Marzal Martín, direttore medico e responsabile dell’innovazione del gruppo Sanitas «possiamo utilizzare l’intelligenza artificiale per compilare i referti basati sulla conversazione medico-paziente. È un’opportunità per umanizzare il rapporto e garantire la totale dedizione al paziente da parte del medico».
Queste prime soluzioni lasciano intravedere il futuro del settore sanitario, la cui trasformazione richiederà tempo. Nell’immediato, l’utilizzo di tutta la tecnologia attualmente disponibile per gestire la sicurezza dei pazienti e delle strutture in tempo reale contribuisce ad offrire la migliore assistenza medica possibile.
Per tutte le informazioni sul Test di Medicina, vai sul portale Numero Chiuso